Caso Myrmex, lunedì protesta |allo IOM di Viagrande

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13 Giugno 2015, 16:00

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CATANIA – I lavoratori della Myrmex contano oramai i mesi che li separano dal licenziamento definitivo, e lunedì 15 si ritroveranno tutti e 69 a protestare davanti la sede dello IOM di Viagrande di via Penninazzo 7, a partire dalle ore 8 e a tempo indeterminato, insieme ai rappresentanti di Cgil, Uil e CISAL di Catania. Lo IOM, (Istituto oncologico del Mediterraneo) è il soggetto partner del progetto che vede il “recupero ” di 15 lavoratori Myrmex per un solo mese, al fine di lavorare a un progetto che ha ricevuto i finanziamenti PON per l’identificazione di biomarcatori e sviluppo di metodi diagnostici e terapeutici nel campo dell’oncologia e della biologia vascolare. La Cgil ha già diffidato lo IOM a giocare un ruolo attivo nella vicenda e ad accogliere i macchinari Myrmex al suo interno qualora azienda volesse cederli .

La comunicazione del “ripescaggio” dei lavoratori per un mese ha provocato reazioni indignate tra gli interessati: “Siamo stati messi nella condizione di essere spremuti sino all’ultimo per ottenere finanziamenti pubblici. È la prova che sarebbe possibile continuare la ricerca di eccellenza a Catania. Ma è anche la dimostrazione che non si vuole mantenere in vita il laboratorio Myrmex. Ciò accade a dispetto delle rassicurazioni avvenute nei giorni scorsi direttamente dal presidente della Regione Crocetta”.

Infine, a proposito di alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’azienda nella persona dell’amministratore delegato Calvi, la segreteria della Cgil di Catania dichiara “che mai, come testimoniano i verbali della Prefettura, il segretario generale avrebbe potuto richiamare l’opportunità di azioni illegali per sbloccare la vertenza. Illegalità non è di certo rivendicare i propri diritti di lavoratori protestando, o chiedere di essere ascoltati dai vertici di un’impresa e dalle istituzioni, con azioni eclatanti. Stupisce e offende, inoltre, il tono con il quale viene raccontato alla stampa il ruolo del sindacato nell’eventuale compravendita dell’azienda. Non c’erano e non ci sono soggetti privilegiati. Sulle dichiarazioni di Calvi, dunque, ci riserviamo di adire le vie legali. C’è invece un’amara verità sotto gli occhi di tutti: il laboratorio di eccellenza Myrmex sta per chiudere tra l’indifferenza di chi ha promesso crescita per il territorio e per il settore appena qualche anno fa, e 69 lavoratori in età matura sono a spasso, con pochissime, o nulle, possibilità di essere ricollocati”.

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13 Giugno 2015, 16:00

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