28 Novembre 2024, 11:33
4 min di lettura
CATANIA – La quinta sezione della Cassazione ha annullato, con rinvio, l’interdittiva a carico del deputato regionale ed ex assessore regionale, Luca Sammartino. L’appello era stato presentato dai legali di Sammartino contro la sospensione da incarichi pubblici disposti dal gip nell’ambito dell’inchiesta Pandora su indagini dei Carabinieri.
Sarà un altro collegio a dovere decidere sul provvedimento. Sammartino, esponente di spicco della Lega nell’isola che si è dimesso sia da vice governatore che da assessore regionale all’Agricoltura dopo la notifica della sospensione, è indagato per due presunti casi di corruzione.
Dal canto suo Sammartino torna a ribadire la propria estraneità alle accuse. “La quinta sezione penale della Suprema Corte di Cassazione ha annullato con rinvio al Tribunale del Riesame, così come previsto dalla legge, l’ordinanza cautelare che aveva disposto la mia interdizione dai pubblici uffici”, afferma.
“Un sincero ringraziamento all’avvocato Carmelo Peluso che da sempre segue con grande attenzione le mie vicende e al professore Vittorio Manes per l’ulteriore contributo di esperienza e professionalità fornito al mio collegio di difesa”, prosegue.
“Affronterò con serenità tutte le fasi successive all’odierna decisione – conclude – ribadendo la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati e rinnovo la mia fiducia nei confronti della magistratura”.
Il 16 giugno scorso la Procura di Catania ha fatto notificare un avviso di conclusione indagini per 29 persone nell’ambito di un’inchiesta che tratta anche presunte infiltrazioni della criminalità organizzata ed episodi di corruzione al Comune di Tremestieri Etneo.
Sammartino, difeso dall’avvocato Carmelo Peluso, ha sempre contestato le accuse esprimendo “piena fiducia nella magistratura”. Il 1 ottobre scorso il gup ha rinviato a giudizio l’esponente della Lega e, con lui, altri dieci imputati.
La prima udienza del processo si terrà il 14 marzo del 2025 davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Catania. Due i presunti casi di corruzione contestati dalla Procura. Il primo è di avere favorito il proprietario di una farmacia a Tremestieri Etneo impegnandosi nell’impedire l’apertura a un suo concorrente.
In cambio avrebbe ottenuto l’appoggio elettorale per la candidata alle europee che lui sosteneva nel 2019 per il Pd, Caterina Chinnici, poi eletta e ora in Forza Italia, totalmente estranea all’inchiesta.
Il secondo caso riguarda due carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura, uno in servizio e l’altro in aspettativa, che avrebbero fornito notizie su eventuali indagini nei suoi confronti e bonificato da eventuali cimici la sede della sua segreteria.
Segreteria che era in uso anche della sua compagna, la deputata nazionale della Lega Valeria Sudano, all’epoca dei fatti senatrice, e che ha fatto nascere dei contenziosi per l’utilizzo delle intercettazioni in quei locali di cui si è occupata anche la giunta delle Immunità parlamentari di Palazzo Madama.
Sulla vicenda arriva il commento di Renato Schifani, presidente della Regione: “Accolgo con piacere la decisione della Corte di Cassazione che annulla con rinvio la sospensione dai pubblici uffici di Luca Sammartino”.
“Questo pronunciamento – continua Schifani – rappresenta un passaggio importante che restituisce serenità e fiducia nel percorso di chiarimento che l’onorevole Sammartino ha sempre auspicato, ribadendo la sua estraneità alle accuse”.
“Rimango fiducioso – conclude Schifani – nel lavoro della magistratura, auspicando che si possa presto giungere a una definitiva conclusione positiva della vicenda”. Lo dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani.
Sulla vicenda interviene con una nota Nino Germanà, senatore siciliano e commissario regionale della Lega: “Una bella notizia di cui eravamo certi e un primo passo verso la verità: annullata, dalla quinta sezione della Cassazione, l’ordinanza cautelare nei confronti di Luca Sammartino, un provvedimento emesso ‘intempestivamente’ a ridosso della campagna elettorale per le europee”.
“Oggi – aggiunge Germanà – quello che abbiamo sempre sostenuto: non andava interdetto. Conosco Luca da tanti anni e sono da sempre certo che saprà dimostrare la propria innocenza ed estraneità a quanto gli viene contestato. Così come sono sicuro continuerà il suo impegno, con la stessa passione e concretamente, per il bene dei cittadini e della Sicilia”.
“Avevamo la percezione che l’interdizione dai pubblici uffici decisa per il collega deputato Luca Sammartino fosse abnorme rispetto alle note vicende giudiziarie. La Cassazione oggi l’ha annullata con rinvio”: lo afferma Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale Siciliana.
“A Sammartino – dice Geraci – che ha sempre avuto fiducia nella magistratura, rinnoviamo tutta la nostra stima e vicinanza, certi che uscirà bene da questo groviglio giudiziario tornando a svolgere le sua attività politica pienamente nell’interesse della Sicilia”.
Il commento sulla vicenda di Anastasio Carrà, deputato siciliano della Lega e vice segretario regionale del partito: “La notizia dell’annullamento, con rinvio, da parte della quinta sezione della Cassazione, dell’ordinanza cautelare nei confronti di Luca Sammartino è ottima”.
“Si conferma – continua Carrà – ciò che abbiamo sempre affermato: non doveva essere interdetto. Siamo certi che riuscirà a dimostrare la sua innocenza e la sua estraneità rispetto alle accuse mosse. Non solo noi, ma anche tutti i siciliani, sanno quanto impegno e dedizione ha sempre messo nel suo progetto politico per la nostra amata regione”.
Pubblicato il
28 Novembre 2024, 11:33