Giallo ad Aci Castello: sembrava incidente, "ma è un omicidio"

Giallo ad Aci Castello: sembrava incidente, “ma è un omicidio”

Lo scorso luglio il cadavere di un uomo fu trovato in un lido. I parenti avanzano la più macabra delle ipotesi

Sembrava un incidente, ma potrebbe essere stato qualcosa di molto più grave. Addirittura un omicidio oppure un pestaggio finito nel peggiore dei modi.

La mattina del 27 luglio scorso il cadavere di Aldo Pizzorno, 59 anni, originario di Avellino ma da tempo residente ad Aci Castello, viene rinvenuto all’interno di un lido nella località balneare in provincia di Catania. La prima ipotesi è che, dopo avere trovato il passaggio pedonale chiuso, sia caduto mentre tentava di scavalcare la ringhiera. Nel referto si parla di “trauma cranico e rottura del rachide cervicale“.

I familiari non credono alla caduta accidentale. In una memoria firmata dall’avvocato Giovanni Di Trapani chiedono di scandagliare altre ipotesi investigative. La memoria è finita nel fascicolo aperto dalla Procura di Catania. C’è un’inchiesta per omicidio. Una ipotesi al momento marginale, ma a cui sembrano dare forza i dubbi dei familiari.

Pizzorno era un uomo di 50, alto e di corporatura robusta. Praticava sport, dunque atletico. Scavalcare una ringhiera bassa per lui non avrebbe rappresentato un ostacolo. Perché mai avrebbe dovuto scavalcarla? Conosceva bene i luoghi e sapeva dell’esistenza di un varco aperto a poca distanza dal punto in cui ha trovato la morte. Una morte che viene collocata tra le 7:50 e le 8:45. Il primo è l’orario dell’ultimo accesso di Pizzorno su Whatsapp, il secondo quello di rinvenimento del cadavere.

Dunque non c’era il buio ad ostacolare l’eventuale tentativo di scavalcare la recinzione. In ogni caso l’altezza da cui sarebbe caduto non giustificherebbe la frattura mortale. E, secondo i familiari, neppure la macchia di sangue rinvenuta sulla camicia di lino all’altezza del polmone. Sugli indumenti ci sarebbero anche delle striature che potrebbe fare ipotizzare dei colpi inferti con un corpo contundente. Forse un paletto, di cui parlerebbero alcuni testimoni, ma del quale non c’è traccia.

Pizzorno ha trascorso la note al lido, dove era stato organizzato un evento. Intorno alle sei del mattino avrebbe chiamato la compagna al telefono: “…è successo un casino…”, le avrebbe detto. Ed ecco l’ipotesi dei familiari: forse stava scappando da qualcuno che lo avrebbe colpito a morte.

È solo un’ipotesi che, però, va scandagliata. I carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Fabrizio Aliotta, avrebbero già sentito alcune persone nella speranza di trovare nuovi spunti investigativi, che potrebbero anche arrivare dalle telecamere di qualche attività commerciale.


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