23 Aprile 2010, 14:24
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“Berlusconi è stato di parola: l’anomalia siciliana va presa in esame e si dovrà trovare una soluzione, come era stato deciso in un incontro che ho avuto, insieme al senatore Nania, con i coordinatori nazionali del Pdl quattro giorni prima delle elezioni regionali”. Giuseppe Castiglione, co-coordinatore del Pdl nell’isola, è convinto che in Sicilia “non possono più esserci due gruppi parlamentari all’Ars”, dove quello dei “ribelli” che fanno capo al sottosegretario Gianfranco Micciché sostiene, insieme al Pd, il governo di Raffaele Lombardo (Mpa) e i cosiddetti “lealisti” stanno all’opposizione. “Nella direzione di ieri – aggiunge Castiglione, che è anche presidente della Provincia di Catania e a capo dell’Upi nazionale – il partito si è dato delle regole che valgono anche per la Sicilia: la maggioranza stabilisce la linea che il Pdl dovrà tenere. Chi non è d’accordo…”. Va fuori? “Noi auspichiamo – osserva Castiglione – un ritorno all’unità ed esistono le condizioni perché ciò accada. La nostra posizione é chiara: siamo all’opposizione del governo Lombardo, che in questi giorni, per esempio, spaccia per innovativa una finanziaria illegibile e confusa”.
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23 Aprile 2010, 14:24