21 Marzo 2013, 13:34
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CATANIA – “Non ci sono battaglie del momento: in questa consiliatura non è stato risolto alcun problema del nostro territorio”. Giuseppe Catalano, presidente della quinta municipalità – San Giovanni Galermo, non usa mezzi termini per giudicare l’operato dell’amministrazione Stancanelli, colpevole a suo modo di vedere, di aver dimenticato completamente le periferie e di non avere dato seguito a quanto annunciato nel 2008 a inizio mandato. “Purtroppo il bilancio è negativo – afferma a Livesiciliacatania: l’amministrazione è partita subito con il piede sbagliato. Basti considerare che, per incontrare il sindaco la prima volta, abbiamo dovuto occupare l’aula consiliare”.
Mancanza di contatto, comunicazione e programmazione gli errori maggiori di Stancanelli secondo Catalano che, in un primo momento, ha appoggiato il sindaco e la sua Giunta. “L’amministrazione ci ha chiesto un elenco delle priorità e noi lo abbiamo puntualmente inviato – continua – ma ogni cosa è rimasta lettera morta. Stancanelli non ha mai voluto un confronto e ci ha lasciato completamente soli”. Il decentramento mai attuato, il mancato completamento del passante Nord – Ovest, la rete fognaria ancora da completare, e poi le richieste sulla sicurezza e quelle di valorizzare i luoghi di aggregazione: nulla secondo Catalano è stato portato a termine.
“Il sindaco, al momento della sua elezione, aveva annunciato che l’amministrazione avrebbe operato seguendo tre fasi: risanamento, programmazione e realizzazione. Sono passati cinque anni – evidenzia ancora – e nulla è stato portato avanti”. Per questo motivo Catalano giudica l’intera consiliatura di Stancanelli “inutile”: “Il sindaco ha spogliato ogni azione della politica – continua – avvicendando continuamente assessori e impedendo, così, di portare a termine uno solo dei discorsi relativi a San Giovanni Galermo. “Ha mascherato tutto con la spending review – prosegue – ma si sono circondati di consulenti. Non si è fatto un solo passo avanti non solo per le iniziative di un certo peso, come la costituzione del Commissariato nel nostro quartiere, ma anche per le piccole cose, a cominciare dalla pulizia e dalla manutenzione. Insomma – aggiunge – a distanza di cinque anni, ci troviamo senza servizi e senza alcuna programmazione”.
L’unico progetto portato a termine sarebbe quello della bambinopoli, “Ma anche in questo caso – sottolinea– il lavoro è stato fatto a metà. Insomma, di questi cinque anni – conclude il presidente – rimane solo una grande delusione”.
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21 Marzo 2013, 13:34