12 Settembre 2023, 15:56
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CATANIA – Una sentenza in mano, il sostegno del governo nazionale e un cronoprogramma che punta a evitare, per la seconda volta, che Catania vada in dissesto. La partita del bilancio si gioca tra le stanze dell’assessore al Bilancio Giuseppe Marletta e del presidente del consiglio comunale Seby Anastasi, che si affacciano sul Liotru. Occhi puntati anche e soprattutto su Roma. Lo scopo è evitare il nuovo dissesto
Se le passività dovessero confluire in un bilancio ordinario, il secondo dissesto sarebbe inevitabile. Non sono più i tempi del buco da un miliardo di euro, ma è ancora presto per ritenere che un secondo default non sia possibile. L’assessore Giuseppe Marletta, però, è ottimista: “Una sentenza prevede che i Comuni non vadano nuovamente in dissesto, ma restino in questo stato fino a quando non smaltiscano tutta la passività”.
L’assessore ha già verificato lo stato delle casse. I debiti ammontano a “200 milioni di euro”. Alcuni imprenditori non hanno accettato di rinunciare a parte dei crediti e potrebbero, dopo la conclusione della procedura, battere cassa per l’intero importo vantato, mandando all’aria il bilancio, attualmente “in equilibrio”. “Confidiamo – aggiunge l’assessore – in una nuova normativa e nella possibilità di eliminare tutta la massa passiva per non avere refluenze nel bilancio ordinario”. Il governo ha dato qualche segnale. “Già c’è stato un provvedimento che stanzia somme per i Comuni in dissesto e in predissesto”, continua l’assessore, che sta seguendo anche i lavori dell’Anci: “In particolare provvedimenti in fase di attuazione che dovrebbero prevedere la possibilità per gli enti in dissesto di completare il pagamento dei residui di massa passiva”.
Proprio oggi arriverà in un giunta una delibera di indirizzo, per il bilancio 2024/2026. “Siamo in regola – conclude l’assessore Marletta – il termine è il 15 settembre ed entro fine mese approveremo anche il rendiconto 2022. Poi continueremo a lavorare per il risanamento di Catania”.
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12 Settembre 2023, 15:56