21 Luglio 2023, 16:46
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CATANIA – “Se in queste ore l’acqua manca in vaste aree della città, la causa è da ricercarsi nei problemi di energia elettrica ma anche nella riduzione della pressione dovuta all’abbassamento delle falde acquifere e dunque alla scarse piogge dei mesi scorsi”. Lo affermano la Filctem Cgil e la Cgil catanese sottolineando che le maggiori emegenze sono “nelle aree di Nesima, via Palermo, corso Indipendenza, piazza Risorgimento, una porzione del cento storico e nei comuni di Tremestieri, Sant’Agata Li Battiati e Gravina di Catania”.
Per i segretari della Filctem Cgil di Catania, Jerry Magno, e della Cgil, Carmelo De Caudo, è “però importante che il servizio idrico integrato parta il prima possibile, in modo che un unico ente gestore possa risolvere le varie problematiche legate all’acqua”. “Sappiamo – aggiungono – che la Sidra ha ben investito con l’affitto di un pozzo nella zona di Acireale grazie al quale si preleverà nuova acqua. Ma tutto questo non basta”.
I sindacati chiedono “un incontro urgente alla Sidra per comprendere le ragioni che di fatto stanno rallentando la partenza del servizio idrico regolamentato”. “Invitiamo la politica a intervenire su questo problema delicato. La carenza d’acqua pesa come un macigno sul nostro presente ma soprattutto sul nostro futuro a breve e medio termine – concludono De Caudo e Magno – a nostro parere inoltre, a Catania e provincia non può essere sottovalutata la compresenza di ben 72 acquedotti tra pubblici e privati; è un’anomalia tutta catanese e un caso unico in Italia. Noi crediamo che l’acqua debba essere un bene pubblico”.
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21 Luglio 2023, 16:46