Catania alla prova del Welfare: | “Dall’assistenzialismo all’inclusione”

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30 Settembre 2016, 18:58

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Il sindaco Bianco e l'assessore Villari

CATANIA. “Il tempo del raccolto”: primo incontro tematico con la Città dedicato al Welfare Emergenza abitativa, servizi e assistenza a minori e anziani, disabilità, legalità, associazionismo e terzo settore, risorse e progetti, sono stati questi i tempi esposti nel corso dell’incontro al quale hanno partecipato numerosi esponenti di associazioni, sindacati, cooperative sociali, terzo settore e istituzioni. Il sindaco Bianco: “l’Amministrazione intende raccontare alla città quel che ha fatto e continua a fare ma soprattutto confrontarsi, ascoltare, recepire indicazioni e proposte”. L’assessore Villari: “Il nostro obiettivo è costruire un nuovo modello di welfare per Catania”. Nel corso dell’incontro sono state Sono state avanzate numerose proposte, suggerite idee e esposti progetti
“L’incontro di oggi è, dopo quello di aprile, il primo di tanti che faremo su specifici temi: l’Amministrazione comunale intende infatti raccontare alla Città quel che ha fatto e sta continuando a fare ma soprattutto confrontarsi, ascoltare, recepire indicazioni e proposte. Aprire insomma un dialogo con i Catanesi”. Lo ha detto il sindaco di Catania concludendo i lavori dell’incontro “Il tempo del raccolto – Un nuovo modello di Welfare per Catania” svoltosi nell’Auditorium del Centro Territoriale di Monte Po e moderato dal giornalista Anthony Di Stefano.

“Catania è accogliente, inclusiva, solidale”. Questo il messaggio lanciato da Bianco e dall’assessore al Welfare Angelo Villari e recepito dal pubblico che affollava l’auditorium a dimostrazione di un’attenzione particolare ai servizi sociali e a tutte le fasce deboli presenti in città. Emergenza abitativa, servizi e assistenza a minori e anziani, disabilità, legalità, associazionismo e terzo settore, risorse e progetti. Sono stati questi i tempi esposti nel corso dell’incontro al quale hanno partecipato numerosi esponenti di associazioni, sindacati, delle cooperative sociali, del terzo settore, delle istituzioni, a cominciare da molti consiglieri comunali.
“Il welfare – ha sottolineato il Sindaco – è stato l’unico settore dove non è stato tagliato neppure un euro. Questa Amministrazione vuole passare dalla logica dell’assistenzialismo a quella dell’inclusione ascoltanto i suggerimenti di tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti. Pensiamo ai genitori dei ragazzi disabili, alle famiglie cadute in povertà, ai ragazzi che vogliono trovare un lavoro, a chi si trova in condizioni di disagio sociale, ai migranti; ma anche a tutti gli operatori impegnati su questi fronti. Da quest’incontro sono emerse le voci di una Catania che soffre e che ha bisogno di un particolare ascolto. Abbiamo sentito decine di proposte interessanti e su queste vogliamo lavorare insieme a coloro i quali le hanno avanzate”.
“Nella lettera che nei giorni scorsi ho inviato ai Catanesi – ha sottolineato Bianco – c’è un punto che in particolare tengo a sottolineare: tutti dobbiamo fare la nostra parte per migliorare la città. Non solo il Sindaco, la Giunta o il Consiglio comunale. Per questo siamo partiti dalle periferie: dopo il Centro Direzionale di San Leone siamo qui a Monte Po. Due luoghi simbolo che dopo anni di inutilizzo sono adesso a disposizione della collettività”.

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A introdurre i temi caldi dei Servizi sociali è stato l’assessore Villari, affermando: “Il nostro obiettivo è costruire un nuovo modello di Welfare per Catania che sia solidale per un nuovo rapporto tra l’Amministrazione e i cittadini. Per esempio, siamo il primo comune in Sicilia ad applicare Sostegno Integrazione Attiva: le famiglie povere cioè non percepiranno una somma assistenziale ma un sostegno per riprendersi economicamente e rientrare nella società. Un vero e proprio processo di inclusione dei più deboli”.
Villari ha sollecitato il pubblico a intervenire, a dire la propria opinione sui temi sul tappeto, ribadendo che “La partecipazione è condivisione”.
“Abbiamo parlato tante volte tra noi – ha detto Villari -, singolarmente. Ma il confronto pubblico allarga il dialogo, aprendo la strada a soluzioni spesso imprevedibili. Noi abbiamo lavorato molto in questi anni, in una situazione particolarmente difficile, cercando di reperire fondi da comparti mai sfruttati prima. E adesso pensiamo di poter fare diverse cose anche grazie al sostegno economico che verrà da Pon, Patto per Catania e altro”.

Numerosi sono stati gli interventi, che hanno evidenziato la vivacità del settore: Graziella Sofia del Tavolo della Sanità, Oriana Cannavò del Tavolo delle Pari Opportunità, Tania Krassowschi del Tavolo delle Disabilità, Giorgio Bizzati del volontariato, Giusy Milazzo, del Sunia, Alessandro Salvatore dell’Associazione Diritti del Debitore, Maurizio Attanasio della Cisl ma anche a nome di Cgil e Uil, Emanuele Rapisarda consulente del sindaco per la disabilità, Antonio Stoccato dell’Unione Italiana Ciechi, Salvatore Mirabella della Fiab e il Direttore Generale dell’Asp 3 Giuseppe Giammanco.
Nel corso dell’incontro sono state Sono state avanzate numerose proposte, suggerite idee e esposti progetti, evidenziate anche alcune cricità, ma in un quadro di generale apprezzamento per le politiche sociali messe in atto dall’Amministrazione e in clima partecipativo e di massima apertura al sereno confronto.

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30 Settembre 2016, 18:58

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