09 Ottobre 2024, 04:59
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CATANIA – “Permettere la riconversione degli Archi della Marina e del Passiatore”. È scritto nero su bianco nell’atto d’indirizzo del Piano urbanistico generale (Pug), varato della giunta comunale la scorsa settimana. Lo strumento che manda in soffitta il Prg, infatti, accenna al futuro di due dei luoghi simbolo dell’identità catanese e lo fa nel paragrafo dedicato al Water Front.
Attenzione, però: non c’è alcun accenno all’ipotesi di abbattimento degli Archi, tema che ha diviso la Città dopo le parole del sindaco Enrico Trantino. O meglio: nessun accenno in modalità assertiva. Il discorso sull’uso delle due aree cittadine è semmai inserito in un contesto più ampio.
Quello, cioè, del progetto di interrare la ferrovia: un piano che dovrebbe consentire a Catania di riappropriarsi dell’affaccio sul mare. Un approdo visivo attualmente impedito dalla presenza dei binari lungo la linea costiera. Ma anche della presenza del porto e di alcune strutture industriali. “Una cintura insostenibile”, scrivono nello strumento urbanistico.
Secondo l’atto d’indirizzo approvato dalla giunta, “l’interramento della linea ferroviaria, insieme alla riduzione degli spazi doganali portuali, permetterà, nella zona del water front, il recupero di oltre 30 ettari costieri e la riconversione – come già citato – di spazi quali i cosiddetti Archi della Marina e il Passiatore, di diverse piazze e il miglioramento dei collegamenti con le limitrofe parti storiche della città”.
Sul futuro degli Archi – nei fatti un viadotto ferroviario attualmente attivo – il documento usa parole sfumate. Si parla infatti “dell’ipotesi di una possibile parziale o totale dismissione”.
Un intervento – da capire quanto drastico – destinato “a ricreare la relazione negata ed il rapporto visivo tra il centro storico e il mare, con le architetture barocche del Palazzo Biscari e dell’Arcivescovado, poste sulle mura spagnole”.
L’auspicio dell’Amministrazione comunale è di “restituire alla città una delle sue parti di maggior pregio e di consentire la localizzazione di iniziative e servizi di natura culturale, turistica, ambientale”.
Scopo del Pug sarà dunque quello di “migliorare l’intero ambito urbano, ricreando – si legge – un articolato sistema di relazioni tra la città, il porto, la ferrovia e l’ambiente, pur nel rispetto delle necessarie funzioni infrastrutturali dislocate lungo la costa”. Con temi che riguardano anche altri ambiti, come le festività di Sant’Agata.
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09 Ottobre 2024, 04:59