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Catania, blitz e sequestro di due appartamenti “a luci rosse” VIDEO

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01 Luglio 2023, 15:53

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CATANIA – Gli agenti di Polizia hanno posto sotto sequestro preventivo due immobili, siti a Catania, in via Milano 10, 10/A e in via Bologna 17, nei quali si è accertato che veniva esercitato il meretricio, di proprietà di G.C.S. (queste le iniziali del nome).

Chi sono gli indagati

Un avviso di garanzia è stato disposto per: F.F.L. della Repubblica Dominicana (classe 1973);  F.C. argentina (2003); F.O.G. della Repubblica Dominicana (1989); H.R.A.B. della Repubblica Dominicana (1963); e, per l’appunto, G.C.S. catanese classe 1968. 

L’indagine

Il Giudice per le indagini preliminari ha ritenuto sussistenti a carico degli indagati gravi indizi dei reati di esercizio di casa di prostituzione e favoreggiamento della prostituzione, non avendo invece ravvisato il configurarsi della fattispecie di sfruttamento dal momento che il corrispettivo percepito dai protagonisti della vicenda appare strettamente correlato ad un canone giornaliero di “sub-locazione” di 50 euro al giorno e non al numero di prestazioni sessuali consumate dalla prostitute di volta in volta ospitate. 

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Sebbene le modalità attuative delle condotte contestate agli indagati non siano apparse rivelatrici di una particolare pericolosità sociale dei suddetti (soggetti tutti incensurati), tale da giustificare l’adozione di una misura cautelare personale, le risultanze di indagine, avviata nel mese di luglio 2022, hanno non di meno comprovato (così come peraltro rilevato dallo stesso G.I.P.) che nei segnalati immobili, insistenti nel centro di questo Capoluogo, il cui prezzo di mercato complessivo ammonta a circa 349 mila euro, è stata registrata una notevole affluenza di clientela maschile, in quanto adibiti all’esercizio abituale della prostituzione indoor ed itinerante di matrice straniera. 

La consapevolezza

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania ed eseguite dagli investigatori della Sezione Criminalità Straniera della Squadra Mobile, hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti, in una fase in cui non è ancora stato instaurato il contradittorio, elementi che dimostrerebbero come il proprietario, G. C. S., sarebbe stato non soltanto consapevole dell’attività di meretricio esercitata nei richiamati appartamenti, ma ne ha, altresì, tratto un profitto. 

Durante l’attività di esecuzione all’interno di uno degli appartamenti è stato rinvenuto materiale per lo svolgimento dell’attività di prostituzione.

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01 Luglio 2023, 15:53

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