CATANIA – Un ristorante di cucina asiatica situato nel centro storico di Catania, nella zona del mercato di piazza Carlo Alberto, è stato chiuso e sanzionato per un totale di 21mila euro a seguito di un controllo interforze coordinato dalla Polizia di Stato.
L’operazione ha portato alla luce gravi carenze igienico-sanitarie, la scoperta di 36 chili di prodotti alimentari non tracciati e diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro.
L’intervento, coordinato dagli agenti della squadra volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, ha visto la partecipazione di personale della Divisione Polizia Anticrimine, del reparto Agroalimentare del Corpo Forestale della Regione Sicilia, di medici e veterinari dell’Asp di Catania, di personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e della sezione “Annona” della Polizia Locale.
Le carenze nel ristorante asiatico a Catania
Sin dalle prime fasi dell’ispezione sono emerse significative problematiche igienico-sanitarie, sanzionate con 1000 euro. È stata inoltre riscontrata l’assenza delle procedure HACCP (sanzione di 2000 euro) e la mancanza di spogliatoi per i dipendenti e dei requisiti minimi strutturali, circostanze che hanno determinato l’immediata cessazione dell’attività fino al completo ripristino delle condizioni richieste dall’ASP. È stato inoltre accertato che il titolare e i dipendenti dormivano nel sottotetto del locale in condizioni precarie
Per quanto riguarda la qualità degli alimenti, il Nucleo Operativo Regionale Agroalimentare Sicilia del Corpo Forestale ha sequestrato 36 chili di prodotti, tra cui carne e pesce già cotti, a causa della mancata tracciabilità, rendendo impossibile risalire alla loro provenienza.
Gli alimenti sono stati distrutti e il titolare sanzionato con 1500 euro. In più sono stati sequestrati 100 litri di latte conservato in contenitori precedentemente utilizzati per sostanze caustiche.
Violazioni sulla sicurezza e difformità amministrative
Le verifiche in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, effettuate dal personale dello Spresal, hanno portato alla contestazione dell’assenza di spogliatoi e bagni per i dipendenti (sanzione di 2000 euro), della mancanza dei presidi di soccorso previsti (sanzione di 1700 euro), di un impianto elettrico in cattivo stato di manutenzione (sanzione di 2200 euro) e dell’assenza di segnaletica ed illuminazione di emergenza nella cucina (due sanzioni per un totale di 4000 euro).
Infine, la Polizia Locale ha accertato una difformità tra lo stato dei luoghi e la planimetria dichiarata (sanzione di 5000 euro), l’occupazione abusiva di suolo pubblico e irregolarità relative ai cartelli di fumo, che hanno comportato ulteriori sanzioni per 1600 euro.
Di recente nel centro di Catania anche la sospensione di un bar – ristorante, con il sequestro di 30 chili di prodotti.