18 Gennaio 2014, 06:02
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CATANIA – Un parco avventura in città? Sembra proprio di sì. L’amministrazione comunale ha infatti pubblicato un bando nel quale cerca privati disposti a realizzarlo. Dove? Al Boschetto della Playa. Eppure, facendo un giro nel parco più grande della città, sembra proprio di trovarsi già in un percorso avventuroso, almeno a giudicare dalle condizioni in cui si trova. Per chi è in cerca di emozioni esotiche, infatti, la location del Boschetto sembra già perfetta. Gli alberi ci sono già e il lago pure, certo, ma ci sono pure stagni poco salubri che prendono vita a seguito della piogge. La fauna, poi, non manca. Cani randagi in primis, che si aggirano liberamente nel parco mettendo a dura prova l’attività di chi sceglie i grandi spazi del parco per fare jogging. Ci sono addirittura i cavalli, che sono, però, custoditi e curati come si conviene nelle stalle della Polizia di Stato e dei Vigili Urbani presenti nel plesso.
Ma c’e di più, o di peggio – che dir si voglia. L’immondizia è ovunque, dentro e fuori i cestini adibiti alla loro raccolta. I servizi igenici inattivi: manca l’acqua. Anche la manutenzione generale è, nel suo complesso, assai carente. La gestione e la pulizia del Boschetto è affidata alla Catania Multiservizi, partecipata del Comune. Anche il custode addetto alla sbarra automatica posta nell’ingresso secondario è un dipendente della società presieduta dall’appena nominato Michele Giorgianni. Peccato però che anche quella sbarra sia attualmente fuori uso. Insomma, dire che sia già oggi davvero una avventura addentrarsi in un parco in cui è l’incuria a dominare, sembra quasi un eufemismo. Sono i catanesi che vivono il parco a confermarlo.
In ogni caso, tra i progetti dell’amministrazione comunale guidata da Enzo Bianco per rivalutare il boschetto c’è proprio quello di dotare Catania di una struttura recettiva in favore degli emuli di Indiana Jones. Un’attrattiva che, però, precederà di pochissimi chilometri i due parchi, quello acquatico e quello tematico, già previsti all’interno del Pua, il controverso piano chiamato a ridisegnare totalmente l’area attigua al viale Kennedy. La gestione del Parco avventura sarà, inoltre, affidata per dodici anni ai privati.
Il 18 settembre 2013, il Comune ha pubblicato il bando di gara. L’importo dell’appalto è pari a 180 mila euro complessivi. Una cifra che prevede una duplice destinazione. Per la realizzazione dello stesso parco, sono previsti 60mila euro (Iva inclusa), quale importo posto a base d’asta e non soggetto a ribasso. Per la gestione dell’intero parco e di un punto vendita di alimenti preconfezionati, l’importo è pari, invece, a 30mila euro annui, “che l’appaltatore dovrà corrispondere al Comune sotto forma di servizi e forniture per l’ordinaria fruizione e gestione del parco Boschetto della Plaja”.
Intanto, è l’intero capitolo parchi ad essere finito sotto la lente della politica catanese. La commissione Aziende Municipalizzate e Nettezza urbana di Palazzo degli Elefanti ha messo in cantiere, infatti, una fitta agenda di sopralluoghi in tutte le aree verdi del Comune del capoluogo etneo. Un’iniziativa nata su proposta del presidente Michele Failla, eletto nel cartello Con Bianco per Catania. La prima tappa è stata quella del Boschetto della Plaja, la prossima riguarderà il Parco Gandhi. “Trovo una situazione molto migliorata rispetto a quattro cinque mesi fa, quando scoppiò un incendio che fece parlare non poco di questo parco”, riferisce Failla a margine del sopralluogo. “Da allora è sicuramente migliorata la pulizia. Certamente andrebbero razionalizzate alcune questioni. Per esempio – spiega – i bagni, non funzionanti da tempo, sono ubicati in un luogo assolutamente improponibile, per non dire ridicolo, rispetto ai punti in cui oggi viene davvero utilizzato il parco. Stessa cosa vale per il casotto dei custodi, che andrebbe spostato al cancello prossimo ai giochi per bambini. Sarebbe un grande deterrente contro i vandali. Anche i laghetto andrebbe messo in sicurezza. Non è pensabile che qualche bambino possa caderci dentro”.
Failla descrive dunque un piano d’interventi che necessita un esborso non indifferente da parte dell’amministrazione: “Le risorse che ci sono – dichiara il presidente della Seconda commissione – risultano esigue e vanno quindi razionalizzate. Penso che al Comune ci siano ancora tante cose inutili che vanno avanti. Insomma, ci vuole un po’ di fantasia. Si possono utilizzare i volontari, il corpo forestale , così com’è già avvenuto durante l’emergenza dell’incendio”.
In aperta polemica con la maggioranza c’è Seby Anastasi, esponente di Grande Catania: “I problemi del Boschetto sono comuni a tutti i parchi catanesi. In questi sei mesi di sindacatura Bianco, non registro alcun cambio di passo. Manca una cabina di regia. Noi – argomenta il consigliere autonomista – dobbiamo stabilire uno spartiacque. Dobbiamo capire se i parchi, per il Comune, sono realmente importanti o semplicemente un peso. Su questo bisogna essere chiari. C’è solo un modo per saperlo – spiega Anastasi – avviare immediatamente la consulta non per il verde, ma per i parchi urbani. Così da convocare tutte le associazioni interessate a offrire un contributo e rendere i parchi più vivibili. Questo è l’unico rimedio contro i vandali”.
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18 Gennaio 2014, 06:02