03 Gennaio 2014, 12:14
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CATANIA – Questa volta ha un volto: la polizia ha diramato la sua foto. E’ un caso raro perchè quando si parla di violenza alle donne o ai minori, la tutela della vittima è superiore a qualsiasi diffusione nei mass media. Luigi Raffaele Rosario Maria, 50 anni, capello brizzolato, giacca in pelle con il collo di pellicciotto sintetico nella immagine scattata dai poliziotti, è stato arrestato. Le manette sono scattate ai polsi di quelle mani che hanno colpito ripetutamente con pugni dritti e feroci la compagna. Una furia inarrestabile, tanto che al culmine della lite sono seguiti anche calci ai danni del corpo della 48enne che è finita in ospedale. Trauma toracico e polmonare: i medici del Garibaldi hanno diagnosticato 40 giorni di prognosi per guarire.
Le accuse nei confronti del 50enne sono di lesioni personali gravissime e maltrattamenti contro familiari e conviventi, reato introdotto dalle recenti disposizioni contro il femminicidio. E’ una storia, come se ne consumano tante, all’interno delle mura domestiche. E questa donna aveva paura, non aveva il coraggio di denunciare: la vergogna o l’ansia di ciò che poteva accadere se avesse raccontato tutto alla polizia.
Lui avrebbe picchiato ancora? E forse ancora più forte? Si perchè Condorelli, come hanno scoperto gli agenti dopo diversi accertamenti, aveva aggredito la convivente tante altre volte. Lesioni gravi che la donna non aveva potuto nascondere: 30 giorni di prognosi significa tanta violenza. Nonostante questo, la 48enne aveva scelto il silenzio: si era arresa alle minacce di quegli occhi neri. Che oggi tutti possiamo guardare.
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03 Gennaio 2014, 12:14