03 Dicembre 2013, 16:12

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CATANIA – Alla fine se n’è andato. Proprio lì dove passava le sue giornate lavorando con passione per la sua passione, la pallanuoto, il suo mondo, che da Catania a Bolzano, in queste ore lo sta piangendo come si piange un fratello. Ed è proprio lì che ho conosciuto Francesco Scuderi, nell’impianto di via Zurria dove, l’anno scorso, mi propose di seguirlo come addetta stampa. Seguire lui e la Nuoto Catania, la  “sua” squadra che tante soddisfazioni è riuscita a dargli. Quella squadra che, quasi, aveva assunto le sue caratteristiche: forte, fortissima, orgogliosa  e dura quando era necessario, ma soprattutto con un cuore immenso.

Non mi parve vero, allora, di poter scrivere di una realtà così entusiasmante che tanto ha dato alla città, la Nuoto Catania. E non mi pare vero, ora, che Francesco non c’è più. Ricordo l’entusiasmo con cui organizzammo la scorsa edizione della San Silvestro a mare – l’evento per cui tanto si è speso in vita – l’emozione della prima partita di campionato, l’arrivo della nazionale femminile, il Setterosa e la costanza, con cui Fracesco spronava me e la mia collega Desirée Miranda a vivere “la meravigliosa realtà della piscina”, diceva. E ci invitava a pranzo: lì, insieme ad allenatori ed atleti, parlavamo di nuoto, di sport e dei tanti, tantissimi progetti che aveva per la sua squadra e per sua città. In queste ore il mio pensiero corre alla moglie e ai due figli piccoli. E allo sport in generale che perde una figura insostituibile.

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Non lo dimenticherò mai, io che ho avuto la fortuna di conoscerlo e il privilegio di lavorare con lui. Anche se da quest’anno non collaboravamo più, il legame con l’intero team della Nuoto Catania non si è mai spezzato. Ciao Francesco.

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03 Dicembre 2013, 16:12

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