Catania, città scossa per l'omicidio della giovane mamma - Live Sicilia

Catania, città scossa per l’omicidio della giovane mamma

La famiglia, distrutta, ora pretende solo giustizia.

CATANIA – Se i sospetti fossero confermati ci troveremmo davanti a un altro femminicidio. Giovanna, o meglio Genny, Cantarero potrebbe essere stata uccisa dalla mano di chi non avrebbe accettato la chiusura di un legame. Sarebbe stato un rapporto burrascoso, però non risulta alcuna denuncia da parte della 27enne uccisa con tre colpi di pistola in testa nei confronti dell’uomo che da venerdì sera è irreperibile. La Procura ha iscritto il suo nome nel registro degli indagati. Un atto che permetterà di svolgere, con il contraddittorio, ogni operazione peritale e accertamento irripetibile. Partendo proprio dall’autopsia del corpo di Giovanna che si trova all’obitorio del Policlinico di Catania.

Chi conosce i familiari di Genny, parla di persone “totalmente distrutte”. Il papà della ventisettenne è molto conosciuto nella zona del Viale Mario Rapisardi. L’unica cosa che aspettano è la telefonata dei carabinieri che annunciano: “Lo abbiamo preso”. La giovane lascia una bambina di quattro anni, che venerdì sera aspettava il rientro della mamma a casa dopo il lavoro al panificio. Di quella serata è rimasto solo un sacchetto di pane caduto sulla strada che è diventata la tomba della donna. Con il papà della piccola la relazione era chiusa da tempo. E lui non è minimamente coinvolto in questo efferato delitto.

L’omicidio di Giovanna ha portato nuovo dolore anche a Luana Ilardo, figlia del confidente del Ros Luigi assassinato venticinque anni fa. “Oggi è un ennesima giornata di lutto per me e tutta la mia famiglia. Porgiamo le nostre più sentite vicinanze e condoglianze alla famiglia della moglie di mio padre, che ha perso una figlia per la follia umana. Il mio sdegno vorrebbe dire tanto ben altro, ma la mia incredulità non mi da la forza di aggiungere altre parole al momento”. Una nuova cicatrice si aggiunge al cuore già ferito di Luana. Un vortice di coincidenze e una sequenza di eventi hanno bussato nuovamente alla porta di questa donna, che oggi affronta la fine di un’altra vita strappata. Una morte inaccettabile perché decisa da chi non aveva alcun diritto di farlo.


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