22 Ottobre 2021, 05:58
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CATANIA – Terza dose, nuova risalita dei montaggi e scenari del prossimo futuro. Esclude il rischio lockdown, Franco Luca, responsabile per l’Asp di Catania per la medicina territoriale, ma invita a non abbassare la guardia. I numeri a Catania sono ancora bassi relativamente alla popolazione vaccinata: all’appello mancherebbero 250 mila persone, oltre il 20%.
“L’allarme non è affatto cessato – afferma Franco Luca. Per questo non bisogna abbassare la guardia. La ripresa dei contagi sta iniziando a essere evidente e le notizie che arrivano dall’Inghilterra e gli altri Paesi ci devono fare restare in allerta per evitare numeri elevati di contagiati e quindi scongiurare la pressione sugli ospedali”. Secondo il medico, il rischio di una nuova ondata ci sarebbe. “Al momento – prosegue – ciò che mi preoccupa di più è aver visto la linea dei contagi in aumento negli ultimi giorni, ma credo anche che, se manteniamo ferme le indicazioni delle autorità, indossiamo la mascherina, stiamo distanziati e completiamo il ciclo vaccinale, possiamo stare più tranquilli”.
A livello nazionale più che locale. “A Catania, ci sono ancora 250.000 persone da vaccinare – conferma Luca. È un numero molto elevato e questo potrebbe amplificare il rischio di contagio”. Da verificare, poi, l’effetto scuola anche se, al momento la situazione non desterebbe particolari preoccupazioni. “Nella popolazione dei più piccoli non ci sono casi particolari- sottolinea Luca – ma bisognerà agire e partire con i pediatri per una campagna di screening per evitare che i bimbi siano veicolo di contagi. La situazione potrebbe essere rischiosa, ma al momento non abbiamo casi particolari”.
I contagi nelle scuole però ci sono e alcune classi sono in quarantena. “vedremo cosa succederà tra qualche settimana – aggiunge il medico secondo cui, in ogni caso, la situazione non dovrebbe degenerare. “Non c’è motivo di chiudere le scuole – dice – al massimo si proseguirà nella chiusura selettiva delle classi”.
Non pensa che ci sia un rischio lockdown, Luca, ma spinge verso la terza dose. “Mi auguro che vengono fatte soprattutto ai fragili – aggiunge: di fronte alle varianti soprattutto è ancora più importante vaccinarsi. A Catania siamo appena partiti – spiega – iniziando a vaccinare i fragili, gli anziani over 80, le case di riposo, oltre al personale sanitario. Si va su base volontaria e su prenotazione, e devono passare almeno 6 mesi dall’ultima dose. I sieri utilizzati sono solo Pfizer e Moderna. “Ad oggi, abbiamo somministrato 2600 terze dosi – sottolinea Franco Luca: l’obiettivo sono soprattutto gli anziani. Siamo partiti con le case di riposo e, tramite medici di famiglia e le nostre squadre mobili, puntiamo a vaccinare lì tutti. Abbiamo programmato una serie di attività che dovrebbero portare, entro metà novembre in concomitanza con la campagna antinfluenzale, a riuscirci”. Invita a fare la terza dose, dunque Luca, e invita tutti gli over 60 a farlo. “In questo momento, negli hub vaccinali ci si può presentare senza prenotazione se si ha più di 60 e sono passati almeno sei mesi dalla seconda dose.
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22 Ottobre 2021, 05:58