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Catania, contagio da Hiv con emotrasfusione: risarciti coniugi

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01 Giugno 2024, 11:35

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CATANIA – Anche il danno da contagio da HIV, oltre a quello da epatite, va risarcito. E va riconosciuto anche al coniuge incolpevolmente danneggiato. Lo ha deciso una sentenza della Corte d’appello di Catania che, confermando quella di primo grado, ha condannato il ministero della Salute a un risarcimento complessivo di 500mila euro.

Il caso riguarda una donna che negli anni ’70 è stata sottoposta a trasfusioni di sangue e che negli anni 2000 ha poi scoperto di essere positiva al virus dell’Hiv e di avere anche contratto l’epatite C. Da successivi accertamenti è emerso che anche il marito aveva contatto l’epatite C, e non l’Hiv, per contagio dalla moglie.

I due coniugi, nel 2018, assistiti dall’avvocato Silvio Vignera, hanno avviato un procedimento civile chiedendo il risarcimento dei danni per le gravissime patologie che derivavano da emotrasfusioni.

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Il Tribunale civile di Catania, a conclusione del processo di primo grado, ha emesso una sentenza che ha riconosciuto le ragioni dei coniugi, quindi che anche l’Hiv, come l’epatite, può essere trasmesso da emotrasfusioni e che il successivo involontario contagio del coniuge va anch’esso addebitato alla causa iniziale costituita dalle emotrasfusioni. Decisione poi confermata anche dalla Corte d’appello civile.

Per l’avvocato Vignera “la decisione è di particolare importanza perché viene sancito il principio che il risarcimento dal danno non spetta soltanto alla vittima primaria di un fatto illecito, nella fattispecie la donna che ha contratto l’Hiv e l’Epatite C in conseguenza di trasfusioni, ma anche alla vittima secondaria dello stesso fatto illecito, nel nostro caso al marito che ha poi contratto l’infezione virale dalla moglie”. 

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01 Giugno 2024, 11:35

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