06 Dicembre 2022, 07:09
3 min di lettura
CATANIA. Un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania e che ha visto i finanzieri del Comando Provinciale di Catania eseguire il provvedimento con cui il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione ha disposto la confisca di beni mobili e immobili, denaro, preziosi e compendi societari nella disponibilità del 44enne Sergio Leonardi, già oggetto di decreto di sequestro in materia di prevenzione antimafia, eseguito dai militari delle fiamme gialle etnee il 13 marzo 2020.
Si tratta, in particolare, di un patrimonio del valore di circa 20 milioni di euro, costituito da 6 attività imprenditoriali, 3 fabbricati, 1 motociclo, denaro contante e diversi preziosi.
L’indagine di prevenzione da cui origina il citato provvedimento si collega all’operazione “VENTO DI SCIROCCO”, condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania della Guardia di finanza e dai Carabinieri del Nucleo Investigativo etneo, all’esito della quale il 44enne è stato tratto in arresto, unitamente a 22 persone, in quanto ritenuto responsabile dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere, estorsione in concorso, intestazione fittizia di beni, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, falsità commessa dal privato in atto pubblico, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, occultamento o distruzione di scritture contabili, con l’aggravante di aver agito al fine di agevolare il clan mafioso etneo dei “Mazzei” (cosiddetti “Carcagnusi”).
I successivi approfondimenti svolti da unità specializzate del GICO hanno permesso di inquadrare Sergio Leonardi quale soggetto caratterizzato da “pericolosità qualificata” che avrebbe vissuto abitualmente con i proventi di attività delittuose, essenzialmente consistenti nella perpetrazione continuata di articolate frodi fiscali e di contrabbando aggravato.
Sotto il profilo soggettivo, la carriera criminale del 44enne avrebbe avuto inizio nel 2007 sotto l’egida mafiosa dello zio della moglie, Biagio Sciuto, all’epoca, capo del clan “SCIUTO-TIGNA”. Dopo la carcerazione di Sciuto, Leonardi tra il 2009 e il 2011 sarebbe finito sotto l’ala protettrice dei Mazzei, i quali si sarebbero avvalsi del suo operato per il contrabbando di prodotti petroliferi.
Il proposto, al di là delle sue stabili frequentazioni con soggetti gravati da rilevanti precedenti penali e di polizia, è risultato inoltre coinvolto in molteplici vicende giudiziarie per reati edilizi, furto continuato, associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione di pagamento dell’accisa sul gasolio da autotrazione e al contrabbando di prodotti petroliferi immessi nel mercato nazionale in evasione d’imposta (Accise e IVA), utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, falso ideologico, frode in commercio e turbata libertà del commercio, riciclaggio e autoriciclaggio.
Al profilo soggettivo è, tra l’altro, corrisposta una rilevante e costante “sproporzione” nel periodo considerato (2007-2017) tra le attività economiche possedute, da Leonardi e dal suo nucleo familiare, e i redditi dagli stessi dichiarati.
Sulla base dei descritti plurimi elementi indiziari, il Tribunale etneo ha ritenuto Sergio Leonardi “socialmente pericoloso” e che i beni e le attività economiche acquisite dal 2007 al 2017 abbiano rappresentato il frutto e/o il reinvestimento dei proventi della attività illecite, disponendone, con il provvedimento del 2020, il relativo sequestro.
Con la recente decisione, eseguita dal Nucleo PEF di Catania della Guardia di finanza, il giudice ha confermato la bontà della ricostruzione effettuata dai finanzieri etnei nell’ambito delle indagini coordinate da questa Procura, disponendo la confisca del patrimonio nella disponibilità del 44enne e, in particolare, di:
4 società e 2 ditte individuali, operanti nel settore del commercio di prodotti petroliferi:
• L.B.S. TRADING S.R.L., con sede in Augusta (SR),
• LUBRICARBO S.R.L., con sede a Catania e deposito commerciale ad Augusta (SR),
• PETROL SEL S.R.L. ed ESSE ELLE PETROLI S.R.L., con sede a Catania;
• ditta individuale LEONARDI Sergio e F.G. OIL DI FALSAPERLA Gioacchino, aventi sede a Sant’Agata Li Battiati (CT);
– 3 immobili, di cui 2 siti a Catania e 1 in Giardini Naxos (ME);
– diversi beni mobili (un motociclo marca Honda, denaro contante e diversi preziosi),
per un valore, come detto, di circa 20 milioni di euro.
Pubblicato il
06 Dicembre 2022, 07:09