Crisi acqua a Catania, ora Sidra vuole requisire il pozzo privato - Live Sicilia

Crisi acqua a Catania, ora Sidra vuole requisire il pozzo privato

La richiesta è stata inoltrata al commissario straordinario della città e alla prefetta.

CATANIA – Requisire il pozzo, per garantire acqua a sufficienza a tutta la città di Catania. Dall’idea alla richiesta è stata questione di pochi giorni. Il tempo di rendersi conto che così, con le turnazioni e la sospensione notturna dell’erogazione idrica in alcune zone del capoluogo etneo, non si può andare avanti. Così la Sidra, la società partecipata che gestisce l’acqua a Catania, ha chiesto ufficialmente al commissario straordinario della città Federico Portoghese e alla prefetta Maria Carmela Librizzi la requisizione del pozzo Crocifisso, a San Giovanni La Punta, gestito dalla società Acque Sud Service srl.

“Se la requisizione venisse accordata – spiega a LiveSicilia il presidente di Sidra, Fabio Fatuzzo – ci occuperemmo della gestione del pozzo, e delle spese conseguenti, ripristinando la normale operatività del servizio idrico a Catania“. Finirebbero, quindi, i disservizi raccontati dai lettori di questa testata: interruzione dell’acqua dalle 22 alle sei del mattino e portata più scarsa, in particolare nei quartieri di Nesima e Librino.

Il pozzo Crocifisso ha chiuso i battenti il 10 ottobre 2022. Acque Sud Service srl aveva scritto alla Sidra prima il 29 settembre e poi il 7 ottobre. La società spiegava che l'”eccezionale incremento dell’energia elettrica e dei costi generali causati dal conflitto bellico russo-ucraino” avevano provocato “oneri non più sostenibili”. Per questo la ditta aveva domandato di “procedere con immediatezza a un riequilibrio del contratto“. Cosa che, però, non è avvenuta.

Il 7 ottobre, quindi, una nota firmata dall’amministratore dell’impresa, Gaetano Pellegrino, ha comunicato “il fermo degli impianti e l’interruzione della fornitura” per evitare “l’erosione delle riserve accumulate negli anni, nonché del capitale sociale, con conseguente dissesto di Acque Sud Service”. In altri termini: per mantenere operativo il pozzo, la società rischiava di dovere mettere mano e tutti i risparmi maturati, e oltre.

Lo stesso giorno, sempre il 7 ottobre, il Genio civile della Regione Siciliana, ha rilasciato alla Acque Sud Service una licenza di attingimento per 99 litri di acqua al secondo, “per uso idropotabile a favore della Sidra”. “Il permesso di attingimento è legato a noi – afferma Fatuzzo – Per questo noi vogliamo gestire il pozzo. Paghiamo un mensile di fornitura di 300mila euro e abbiamo comunicato che daremo 25mila euro extra per compensare i ritardi che sono maturati nel tempo. Ma questo non basta. Quindi adesso aspettiamo che la prefettura e il commissario decidano di darci il pozzo”. La palla adesso passa ad altri.


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