21 Settembre 2022, 10:57
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CATANIA – Un documento indirizzato a tutte le forze politiche impegnate nella corsa elettorale regionale e nazionale: così la Cgil di Catania riassume alcune priorità necessarie al rilancio della città, lanciando “una prima richiesta di ascolto a tutti i candidati”.
A sottoscrivere la nota che vede come primo firmatario il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo, e che fa riferimento a una Catania che “da troppi anni attende di essere riportata al meglio delle sue possibilità”, e che “nell’attesa che questo avvenga fa i conti con un inesorabile peggioramento della qualità della vita: è sporca, caotica, buia e con un indice di povertà in continuo aumento”, fino ad ora sono stati Anpi, Arci, AUSER, Federconsumatori, LegaCoop, Memoria e Futuro, Rete degli studenti medi, Sunia, Udi e UDU.
L’idea di stilare il documento dal titolo “Catania e il suo declino visibile. Analisi del presente e opportunità di rinascita”, risponde a una necessità di rinascita reale, anche in vista dell’ utilizzo dei fondi del PNRR “che – si legge nella nota- ci mette tutti in una posizione di responsabilità storica”.
Il documento, la cui prima parte propone un’analisi e che si conclude con alcune proposte, ribadisce infatti che “le prime richieste di finanziamento con fondi PNRR avanzate dal Comune di Catania non guardano alle reali esigenze”.
“Le urgenze economico-sociali riguardano le politiche su lavoro, l’industria, il welfare, la sanità, l’istruzione, le periferie, l’abitare, l’ambiente, la mobilità, la sicurezza. – si legge nel documento di quattro cartelle che può essere consultato integralmente sul sito della Cgil- Si tratta di macrosettori fondamentali e spesso l’approccio delle istituzioni nei loro confronti ha scelto le vie più rapide senza sforzarsi di costruire una strategia a breve e medio termine”.
La Cgil e le forze sociali che hanno sottoscritto il documento, sottolineano l’importanza delle politiche di legalità segnalando la necessità di introdurre nei programmi la lotta alla mafia e la vigilanza nel sistema degli all’appalto e chiedono in particolare più attenzione ai comparti lavorativi che in questi mesi post pandemici e di conflitto russo ucraino ricorrono al lavoro nero e all’applicazione di alcuni contratti pirata; una realtà che si è diffusa “in modo preoccupante”, soprattutto nel terziario, nel commercio e nel turismo.
Fondamentale, secondo la Cgil e le associazioni, sarebbe attuare “una volta per tutte una medicina del territorio, che a Catania continua a essere una grande assente; servirebbe soprattutto alle donne, ai soggetti fragili, ai disabili e agli anziani. Crediamo che serva un rafforzamento dei consultori anche ipotizzando l’utilizzo dei finanziamenti del PNRR. I Presidi territoriali di assistenza (PTA) sono essenziali perché rappresentano la possibilità concreta di accedere alle cure senza passare dal pronto soccorso e senza svuotare quest’ultimo”.
La CGIL di Catania e le associazioni che hanno sottoscritto il documento, auspicano “un Patto vero, e non certo a senso unico, con la Regione siciliana” che punti a risolvere l’ emergenza educativa, visto che ben18 mila ragazzi dai 12 ai 16 anni non sono andati a scuola: “ci riferiamo al 22% dei nostri giovanissimi. Ai nuovi aspiranti amministratori chiediamo anche che riferiscano circa le loro politiche sull’edilizia scolastica”.
Il rilancio del turismo di prossimità, del Porto come nuovo asset strategico, della Zona industriale da troppo tempo lasciata al suo destino, la necessità di valorizzare l’aeroporto Fontanarossa in un’ ottica internazionale e di scambi e di far fronte all’aumento dei costi energetici, sono considerati aspetti fondamentali per il rilancio della città.
E infine – non in ordine di importanza- sindacato e associazioni chiedono di non lasciarsi sfuggire le opportunità relative ai progetti di St Microelectronics e 3SUN, aziende sono in procinto di avviare investimenti importanti: “A breve capiremo come queste scelte impatteranno anche sull’indotto e dunque con nuove occasioni di sviluppo e di lavoro. Anche su questo punto il confronto con chi si candida a governare la Regione Siciliana e a sedere nel Parlamento è necessario”.
Il documento si conclude con un appello: “Catania, nonostante tutte le sue fragilità, è ancora un centro economico e sociale ricco di opportunità che aspettano solo di essere colte da chi governa ma senza un coinvolgimento complessivo di istituzioni, parti sociali, associazionismo, il suo futuro rischia di rimanere appeso a un filo. Per questo riteniamo non più rinviabile una vera e propria mobilitazione di quanti, ogni giorno, si spendono per gli altri e per il bene comune con coraggio, passione e dedizione”.
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21 Settembre 2022, 10:57