Catania

Di Salvo: “La città ha perso la bussola: ora serve autorevolezza”

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16 Gennaio 2023, 05:59

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CATANIA. “Non possiamo più perdere tempo, anzi, dobbiamo recuperare quello che abbiamo perduto. Per questo motivo, e per tanti altri, Catania ha bisogno di una governance forte e autorevole. In ballo abbiamo tanto, tantissimo. Tutte questioni da cui il futuro della città non può assolutamente prescindere: dalla gestione delle risorse del PNRR al completamento della Metropolitana; passando per il recupero e la valorizzazione delle periferie. Servono iniziative politiche che possano riaccendere la speranza per la città di Catania”.

A parlare è Salvo Di Salvo. Lo fa nella veste ufficiale di Segretario organizzativo dell’Mpa per una partita per le amministrative che si fa sempre più vicina e convulsa.
E l’impressione è che le idee (ed i progetti) non siano chiarissimi da nessuna parte. Ed in nessuna coalizione.

E’ così Di Salvo?

“Sono stati molti, soprattutto tra gli organi di stampa, quelli che in queste settimane hanno chiesto un nome per Palazzo degli Elefanti. Ma non è una questione di nomi. E’ una questione di programmi e di progetti. Più di un nome, serve una personalità autorevole e, ovviamente, gradita ai cittadini catanesi che sappia ripristinare le normali condizioni di una città che, negli ultimi mesi, sembra aver smarrito la bussola.
È necessario programmare interventi inderogabili anche attraverso le risorse del PNRR per innescare un meccanismo che possa generare impulso all’economia locale e che dia slancio all’occupazione.
E’ necessario che questa città assuma una specifica identità: economica e culturale. Le basi esistono, ma vanno certamente sfruttate meglio. 
Abbiamo la fortuna di avere il porto in pieno centro storico e l’aeroporto a poco meno di tre chilometri dal centro: due strategiche, anzi fondamentali, infrastrutture che dovrebbero fare sistema tra loro per accrescere i flussi turistici. 
A proposito del mare, verosimilmente la nostra risorsa più importante. E’ necessario mettere in pratica il piano Catania Sud per provare a dare un nuovo assetto anche grazie al Piano Attuativo del Demanio Marittimo. Le temperature miti di questo inverno che stiamo vivendo, ci fanno ancora una volta capire quanto sia fondamentale e non più rimandabile la destagionalizzazione del nostro litorale che, ad oggi, opera solo quattro mesi su dodici all’anno”.

C’è anche una questione che riguarda il modo in cui la città si è sviluppata urbanisticamente.

“Già. Non voglio e non posso dimenticare le periferie. Devono divenire funzionali alla vita della città. Solo per fare qualche esempio: bisognerebbe completare il piano Librino, con la realizzazione del centro direzionale comunale e della sede della Polizia di Stato. Bisognerebbe completare il piano di recupero del quartiere San Cristoforo”.

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In questo contesto c’è anche come raccordare la città.

“E’ necessario pensare e ripensare alla mobilità dei catanesi. Sulla scia di quanto, correttamente, fatto negli ultimi, bisogna aumentare e definire l’integrazione dei trasporti pubblici. E’ necessario che area metropolitana e soprattutto hinterland siano collegati in modo funzionale agli snodi principali di metro e trasporto su strada cittadini. E’ necessario ripensare e, questa volta, rendere realtà un piano parcheggi che metta Catania al livello delle più importanti città italiane ed europee”. 

Sicurezza e rifiuti restano due spine nel fianco.

“Sono due questioni imprescindibili. Sicurezza e rifiuti rappresentano due ulteriori priorità da affrontare e sanare se si ha l’obiettivo di far diventare Catania una città vivibile per i suoi residenti e appetibile per un turismo sempre maggiore che potrebbe portare solo benessere”.

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16 Gennaio 2023, 05:59

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