25 Luglio 2018, 18:59
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CATANIA – La notizia della sussistenza delle condizioni per il dissesto finanziario del Comune di Catania, decretata dalla Corte dei Conti, ha scosso l’intera città. Pochi minuti dopo la presa di coscienza della decisione presa dalla Corte e diffusa dal sindaco della città, Salvo Pogliese, si sono infatti susseguite decine di reazioni da parte del mondo istituzionale, sociale e politico.
UGL: “Sulla notizia della richiesta di dissesto economico finanziario per il Comune di Catania, notificata oggi all’ente dalla Corte dei conti, interviene il segretario generale territoriale della Ugl Giovanni Musumeci. “Nessuna novità, anche perchè si sapeva che la situazione non fosse delle migliori e che i giudici contabili non sarebbero di certo andati per il sottile nell’esaminare la condizione di bilancio dell’ente comunale, davanti ad una voragine di 1,6 miliardi di euro. Non possiamo però nascondere che questo è il risultato, nel recente passato, delle timide politiche di sviluppo e dell’assenza di rigore nella gestione della finanza pubblica locale. E ci dispiace essere stati nel tempo inascoltati, allorquando invocavamo maggiore attenzione e sobrietà. E’ una pesante batosta non solo sulla nuova compagine amministrativa, ma soprattutto sull’intera città che, adesso dovrà scontare un periodo di risanamento drastico ed incisivo. Come organizzazione sindacale crediamo si debba, ancor di più, lavorare insieme ed avviare indispensabili sinergie, allo scopo di trovare le soluzioni più idonee per far pesare meno questo macigno ai cittadini ed ai lavoratori e ci dichiariamo fin da subito a disposizione dell’amministrazione nell’interesse della città”.
CGIL, CISL E UIL – “Per Catania si apre un nuovo capitolo, il più difficile e complesso degli ultimi 50 anni. Chiediamo al sindaco Pogliese di presentare un ricorso urgente e ben motivato a tutela dei catanesi, del loro futuro e del territorio. Non possiamo versare lacrime e sangue per colpe antiche e, soprattutto, non dovranno essere i più deboli a pagare i prezzi più alti per poter risollevare la testa, tutti”. Per le segreterie provinciali delle tre sigle, “da quasi una decina d’anni, i rappresentanti dei lavoratori offrono alle istituzioni locali, analisi e prospettive in vista, su tutti gli ambiti occupazionali e amministrativi, di ciò che sarebbe potuto accadere e che purtroppo oggi è accaduto. I sindacati spesso sono equiparati a delle insistenti “Cassandre”, ma anche grazie al nostro lavoro in questi ultimi anni, la città si è sforzata di trovare soluzioni condivise. Adesso crediamo che stringersi tutti assieme – associazioni, enti, movimenti, partiti,singoli gruppi di cittadini- per trovare soluzioni concrete e sostenibili sia l’unico percorso possibile, senza particolarismi e con l’unico obiettivo di farcela. Catania deve farcela. Nella nota firmata in particolare dai segretari generali di Cgil, CISL e Uil, Giacomo Rota, Maurizio Attanasio ed Enza Meli, si segnala inoltre che “Catania ha passato anni forse ancora più bui di quelli attuali, e gli sforzi di concertazione che abbiamo avviato, anche grazie al contributo di tutte le nostre categorie che rappresentano i lavoratori sia del Comune che delle Partecipate, con il Comune in fase di pre dissesto, ci avevano comunque fatto sperare in sorti diverse. Abbiamo avuto in mente sopratutto la tutela delle fasce più deboli, la salvaguardia dei diritti di base di ciascuno, a partire dall’indispensabile, seppure claudicante da molti anni, welfare cittadino. Confidiamo nel sindaco Pogliese affinche con celerità si analizzino i contenuti delle motivazioni che la Corte dei Conti ha illustrato e che, attraverso la concertazione con tutte le forze della città, si trovino gli elementi per presentare ricorso. Catania non merita questa mortificazione”.
CONFINDUSTRIA –“Le ragioni di chi ha dato credito al Comune, – dichiara Antonello Biriaco, presidente Confindustria Catania – fornendo materiali e servizi a volte anche molto complessi sul piano della progettazione e dell’esecuzione, vengono di fatto azzerate mettendo a serio rischio la sopravvivenza di molte imprese e dei loro dipendenti. Ed anche il semplice cittadino che ha sempre pagato le tasse vedrà drasticamente ridotta la qualità dei servizi – basti pensare ai trasporti pubblici o alle mense scolastiche – subendo pesanti disagi. Non conosciamo le ragioni per cui la Corte dei Conti ha ritenuto insostenibile il debito finanziario del Comune; registriamo, però, positivamente, le dichiarazioni del Sindaco Pogliese e del suo predecessore, Bianco, che convergono sulla necessità di fornire alla Corte elementi di approfondimento per valorizzare le misure fin qui adottate e finalizzate ad onorare gli impegni assunti e, nel contempo, a mantenere un livello dignitoso dei servizi offerti alla comunità dei cittadini e delle imprese. Certo è che in questo momento in cui siamo tutti impegnati nel cogliere le occasioni per intercettare investimenti sul nostro territorio – basti pensare alle imminenti decisioni che riguarderanno la Zona Economica Speciale – mettere fuori dal gioco un player fondamentale come il Comune, non aiuta di certo a coltivare fiducia”.
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25 Luglio 2018, 18:59