Catania, divieto di balneazione a Santa Tecla - Live Sicilia

“Acqua inquinata”, divieto di balneazione a Santa Tecla

La spiaggia "Le Cocole" al centro della misura d'interdizione del Comune

CATANIA – Su segnalazione della Capitaneria di Porto, gli uffici comunali competenti hanno provveduto ad istituire il divieto di balneazione temporaneo, ai sensi dei commi 4 e 5 dell’articolo 50 del decreto legislativo 267/2000, lungo la spiaggia “Cocole” della frazione Santa Tecla.

L’ordinanza, firmata dal sindaco di Acireale Stefano Alì e dal capo settore Ambiente, Giuseppe Sorbello, indica nel “numero di Enterococchi ed Escherichia coli eccedente il limite consentito dalla normativa vigente” il motivo della chiusura.

La decisione arriva dopo che il 21 luglio scorso la Capitaneria di Porto di Catania, ufficio locale marittimo di Acireale, aveva chiesto al Comune di Acireale dei campionamenti d’acqua per una segnalazione di presunto inquinamento per la spiaggia Le Cocole. Dopo che un laboratorio d’analisi ha raccolto dei campioni, il Comune ha ricevuto, si legge ancora nell’ordinanza, un rapporto secondo cui “l’acqua in esame non risulta essere idonea per la balneazione per elevato numero di Enterococchi ed Escherichia Coli”.

Nella zona saranno disposti dei cartelli che indicano il divieto, e la Polizia Municipale farà rispettare la misura. Il divieto è comunque temporaneo: “Le acque interessate potranno essere adibite di nuovo alla balneazione – si legge nell’ordinanza – a seguito di Ordinanza Sindacale di revoca della presente, conseguente a nuovo campionamento effettuato dall’ ASP Ufficio Uost Igiene Pubblica di Acireale, dal quale risultino rientrati nella norma i valori in atto eccedenti”.


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