13 Luglio 2022, 05:37
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CATANIA – A pochi metri di distanza dall’oratorio de Le Salette era stata organizzata una vera e propria cabina della regia dello spaccio. Il centro logistico era casa di Salvatore Passaniti, proprio nella strada che sbuca in via Della Concordia a San Cristoforo, dove i carabinieri hanno trovato un libro mastro dello spaccio. A dirigere lo smercio di droga era Giovanni Geraci, detto Cicitta, che avrebbe fatto diretto riferimento (il blitz è del 2018) a Massimiliano Salvo, boss del clan Cappello al 41bis da diversi anni ormai. Anche il pentito Carmelo Di Mauro ha inserito il nome di Geraci anche nella piramide di comando del clan Cappello, proprio nel gruppo del ‘carrozziere”. Il cuore delle indagini sono state le immagini delle telecamere, anche se ad un certo punto alcuni religiosi de Le Salette hanno deciso di smontarne una.
Il processo abbreviato è arrivato allo scoglio dell’appello. Alcune pene sono state ridimensionate rispetto a quelle del gup. Ecco le condanne riformate: Salvatore Passaniti 18 anni e 11 mesi e 10 giorni, Giovanni Geraci 13 anni e 10 mesi, Carmelo Andrea Musumeci, 9 anni 1 mese e 10 giorni, Gaetano Lauceri 8 anni e 4 mesi, Maurizio Barone 8 anni e 4 mesi, Santo La Ferlita 5 anni 1 mese e 10 giorni, Giovanna Carmelita Bartolotta 8 anni e 4 mesi. La Corte ha fissato in 90 giorni il termine per la motivazione della sentenza.
Il collegio difensivo composto dagli avvocati Salvatore Centorbi, Carmela Giacco, Mary Chiaramonte, Giuseppe Ivo Russo, Catena Marano, Maria Caltabiano, Giuseppe Macina sono pronti al ricorso per Cassazione. Caltabiano comunque si ritiene soddisfatta per la riduzione da 13 a 5 anni per il suo assistito, La Ferlita.
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13 Luglio 2022, 05:37