16 Aprile 2015, 20:00
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PALERMO – Si entra nella fase calda del torneo di B, la primavera si fa spazio tra gli obiettivi di classifica e i campi asciutti rischiano di spostare quegli equilibri instabili venutisi a creare durante la stagione invernale. In particolar modo, è bagarre in zona salvezza. Sono dieci le squadre raggruppate in un fazzoletto, appena lo spazio di sei punti che rappresentano un esiguo bottino per chi si trova al vertice di questa piramide soggetta a continui movimenti tellurici. La Sicilia, storicamente terra con una certa predisposizione agli eventi sismici, risulta pienamente coinvolta in questo moto perpetuo delle gerarchie nelle zone a rischio.
Il Trapani di Cosmi, dopo aver risalito la graduatoria in virtù degli otto punti conquistati nelle prime quattro gare della nuova gestione tecnica, è caduto contro un’altra indiziata a finire tra le fiamme dell’inferno della terza serie, quel Catania reduce da tre successi consecutivi e atteso dalla prova verità nella trasferta di Latina. Tornando ai granata, la sfida con il Bari in programma al “Provinciale” potrebbe rimettere in carreggiata Abate e compagni, senza per questo assicurare alcun privilegio acquisito in vista di un rush finale vietato ai pazienti del cardiologo.
I rossoazzurri dovranno fare i conti con quattro scontri diretti su sette gare rimaste, tre se si considera il Brescia oramai con un piede e mezzo in Lega Pro: dopo il confronto del “Francioni”, all’ombra dell’Etna sarà di scena la Ternana. Le rondinelle in trasferta alla terz’ultima e il Cittadella al “Massimino” sette giorni dopo a chiudere il quadro delle sfide face to face per mantenere la categoria. Difficile, ma non per questo impossibile sino a contrordine della matematica, pensare a qualcosa in più di una serena permanenza volta a cancellare i tumulti dell’ultimo anno e mezzo.
I granata, invece, disputeranno nella loro arena tutti e tre i duelli con le altre pretendenti all’albo delle iscritte alla serie B edizione 2015-16: non solo il Bari, ma anche il Modena alla quarantesima giornata e la Pro Vercelli a concludere la regular season, per un finale in crescendo come nelle più preziose partiture musicali del Bellini tanto caro all’emisfero rossoazzurro cui la compagine della città falcata ha ceduto, in modo inopinato, l’intera posta nel derby.
Sette gare e 21 punti alla conclusione, a Catania e Trapani ne bastano appena nove e otto per raggiungere quota 50 e, ragionevolmente, ritenere di avere i conti in regola per continuare a cavalcare le onde dell’oceano cadetto almeno per un’altra stagione. Auspicando di poter assistere, successivamente, all’entusiastico veleggiare verso lidi nostalgicamente lontani nel caso dei rossoazzurri e neppure sfiorati con il pensiero dai granata. Ma non per questo irraggiungibili. Carpi docet, Lotito permettendo.
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16 Aprile 2015, 20:00