Catania, Etna a lutto, è morto Ragonese: il papà della Montagna

Etna a lutto, è morto Ragonese: il papà della Montagna

Ci lascia Don Turi una guida leggendaria per intere generazioni.

CATANIA. E’ stato un riferimento per generazioni di appassionati dell’Etna. E’ stato guida alpina e respiro profondo di un modo d’essere: quello di un uomo libero in un territorio incandescente come la passione che lo ha sempre animato.
Salvatore Ragonese (nella foto di Giuseppe Distefano) non c’è più. Si è spento a 84 anni al termine di una vita dedicata al suo vulcano. Don Turi, così com’era conosciuto, ha salutato tutti. “Il camoscio dell’Etna” era il soprannome che meglio lo identificava: nel suo intercedere deciso e mai sconnesso nell’inerpicarsi verso le cime.

Visse in prima persona la tragedia che nel settembre del 1979 vide la bocca nuova del cratere espellere blocchi di materiale che fecero nove vittime. La meraviglia dell’Etna ma anche la sua spietata violenza: ecco perchè Don Turi professava sempre il massimo rispetto per il vulcano.
I suoi racconti e la sua conoscenza dei sentieri sono il testamento di una persona irripetibile.

E nel rischio di cadere nella banalità della retorica, quello che rimane è lo sguardo sincero e profondo di un Maestro che ha vissuto per l’Etna con una sapienza tale da averla lasciata in eredità alle nuove generazioni.
Di uomini così, la Sicilia ne ha conosciuti pochi.
E passando da una fotografia all’altra dei ricordi, viene difficile spiegarne persino il perchè.


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