Cronaca

Catania, finti marescialli sbugiardati dalle vittime: sventate tre truffe

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07 Luglio 2024, 10:01

2 min di lettura

CATANIA – Altre 3 tentate truffe telefoniche ad alcune donne del Catanese, ­nel giro di pochi giorni, sono state sventate grazie alle campagne dei carabinieri. Le tre donne di 52, 56 e 58 anni di Mascalucia e San Gregorio, insospettite, hanno staccato il telefono e chiamato i carabinieri.

Sono andate subito in caserma dopo aver ricevuto la chiamata di un finto maresciallo dei carabinieri che, a due di loro, ha raccontato che i figli erano stati arrestati perché, dopo aver causato degli incidenti stradali, erano scappati senza prestare soccorso.

I tentativi di truffa

Facendo leva sull’istinto di protezione delle madri, il truffatore ha quindi chiesto di pagare subito quanto dovuto, per evitare che i giovani venissero condotti in carcere. Alla terza donna, invece, la frode è stata “servita” in maniera differente, perché il truffatore è riuscito a far passare la propria utenza per quella, effettivamente esistente, di un Comando Carabinieri, sperando, così, che la vittima si fidasse e trasferisse tutti i suoi risparmi su un conto corrente di cui lui aveva la disponibilità.

In tutti e 3 i casi, però, le vittime hanno preferito recarsi personalmente in caserma e raccontare ai Carabinieri quanto stava accadendo. E questo grazie alla importante campagna di sensibilizzazione della cittadinanza voluta dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, proprio per arginare il fenomeno delle truffe, spesso rivolte ai danni degli anziani, poiché ritenuti dai malviventi, con pregiudizio, maggiormente vulnerabili.

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La prevenzione

Un percorso, quello dell’Arma, fatto di incontri tenuti dai Comandanti delle Compagnie e delle Stazioni, nei centri anziani e nelle chiese, prima o dopo le funzioni religiose. Durante questi incontri i militari, opportunamente formati, hanno descritto le modalità attraverso cui operano i truffatori i quali, facendo perno sull’emotività delle vittime, a cui prospettano telefonicamente situazioni di difficoltà di un loro figlio o parente, chiedono del denaro per cercare di risolvere il grave problema.

I Carabinieri, durante gli incontri, hanno ricordato che nessuno, e men che meno le stesse Forze dell’Ordine, può chiedere denaro per ovviare all’arresto di un familiare o alle funeste imprevedibili conseguenze di un incidente che un parente possa aver provocato. E ricordato di non fornire alcun dato personale agli sconosciuti né, a maggior ragione, credenziali o dati bancari.

Il consiglio

Il consiglio è uno e uno solo: chiamare subito il 112. I consigli si sono, evidentemente, rivelati utili per sventare i reiterati tentativi, ben 16 in totale che, ad oggi. Tempi duri per i truffatori, poiché i Carabinieri, in merito a questo odioso fenomeno, sono costantemente impegnati e disponibili per ogni eventuale chiarimento, e hanno messo in campo anche i militari specializzati della Sezione “cyber investigation” del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania, per svolgere sofisticate indagini tecniche e risalire ai criminali.

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07 Luglio 2024, 10:01

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