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Catania, Fontanarossa ed il rogo: l’aeroporto un anno dopo

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16 Luglio 2024, 06:34

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CATANIA – Un’indagine della Procura ormai alle sue battute conclusive e che fornirà l’esito di quanto accaduto quella dannata notte di un anno fa. Per contro, uno scalo che è riuscito a rilanciarsi arrivando a toccare quota 1 milione e 200 mila passeggeri nello scorso mese di giugno.

Il rogo avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2023 al Terminal A dell’aeroporto di Catania, è certamente messo alle spalle ma attende ancora di conoscere cause e (eventuali) colpe. Quella passata fu buona parte di un’estate trascorsa a verificare dallo smartphone se il proprio volo previsto su Fontanarossa sarebbe stato dirottato a Palermo o Comiso. 

Ben altra situazione, oggi. Anche perchè da quella notte, inevitabilmente, diverse cose sono cambiate: nell’approccio e nel controllo; nella qualità dei servizi e nello spiegamento del personale.

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“Avevamo un Piano per le emergenze che ha funzionato perché nessuno si è fatto male. Ed il Piano non lo fa solo l’aeroporto ma coinvolge tutti gli enti interessati e quello che è accaduto a Catania è servito anche a tutti gli scali italiani. Per inciso, il Piano lo abbiamo ulteriormente migliorato”, spiega a LiveSicilia l’ad del “Vincenzo Bellini”, Nico Torrisi.

“Sappiamo che si può sempre far meglio ma dobbiamo far spazio ed i nuovi investimenti vanno in questa direzione – conclude Torrisi -. Il 22 luglio si chiude la gara per la demolizione del Terminal B: noi cresciamo solo se avremo ulteriori spazi”.

Un anno dopo, a creare qualche apprensione sul calendario dei voli è l’Etna con la sua ripetuta caduta di cenere vulcanica. Spettacolo, potenza e imprevisti della forza della natura. Assolutamente niente a che vedere con alcun cavo di stampante.

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16 Luglio 2024, 06:34

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