Provincia, dopo l’inchiesta di “S” | indagine sui rimborsi ai consiglieri

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03 Ottobre 2012, 22:21

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CATANIA- La notizia è stata diffusa da Cataniaoggi: gli uomini della guardia di finanza guidati dal colonnello Francesco Gazzani hanno sequestrato gli atti relativi ai rimborsi dei consiglieri provinciali. Si tratta di importi che sfiorano i 250mila euro/anno – come ha svelato il numero di “S” in edicola- per comprare agendine, gagliardetti, t-shirt, trattati di agraria, calendari, bandierine, display, targhe, sale meeting e disegni “in carta papiro”. Il mensile “S”, che ha dedicato la copertina catanese ai rimborsi dei consiglieri provinciali, ha visionato in esclusiva 500 delibere del 2011, che documentano come esponenti del centrodestra e del centrosinistra, i cui nomi e cognomi sono stati pubblicati integralmente, hanno ricevuto, a titolo di rimborsi per attività istituzionali, importi per diverse migliaia di euro per trasferte a Malaga, al Vinitaly, o per l’invio di migliaia di sms e biglietti augurali.

Per non parlare delle interviste ai consiglieri provinciali pagate dalla provincia regionale, che non si è tirata indietro neanche nel rimborsare gli spot televisivi e l’acquisto di giornali per decine di migliaia di euro. La guardia di finanza di Catania, con l’arrivo del colonnello Francesco Gazzani ha concluso brillanti inchieste come quella che ha portato alla luce il sistema di gestione delle imposte del notaio Vincenzo Ciancico, ha concluso sequestri record di sostanze stupefacenti ed è riuscita, con l’operazione Apate, a portare in carcere con l’accusa di concorso in associazione mafiosa i fratelli Riela, colletti bianchi egemoni nel settore del trasporto su gomma, accusati di aver gestito, insieme al fratello Killer, alcune imprese a danno dell’amministrazione giudiziaria dello Stato.

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03 Ottobre 2012, 22:21

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