CATANIA – La questione non è più se ci saranno o no nuovi ingressi nella giunta guidata da Enrico Trantino. Le domande da fare sono semmai ormai altre due. La prima è quando? La seconda è quanti: uno, due, tre o quattro? In entrambi i casi la risposta è sconosciuta anche ai diretti interessati, perché ci sono tanti se e ma che potrebbero fare saltare il banco per aria. Una cosa è tuttavia certa: il passo indietro di Paolo La Greca, vicesindaco nonché assessore all’Urbanistica, impone una accelerata alle trattative, anche per non lasciare scoperta la casella del vice.
Daniele Bottino: campione di preferenze nel 2023
Daniele Bottino, consigliere di Fratelli d’Italia risultato il più votato nella primavera del 2023, con oltre 2300 voti, dovrebbe essere il prossimo componente della squadra di giunta. Una nomina che lo stesso esponente di FdI, proveniente dall’area di Diventerà Bellissima (il movimento di Nello Musumeci e Ruggero Razza), starebbe attendendo da tempo.
A quanto pare, però, non dovrebbe ricoprire le stesse deleghe del professor La Greca, che peraltro potrebbe tornare ad affiancare Trantino in qualità di consulente o esperto. Lo avrebbe lasciato intendere lo stesso primo cittadino quando, nel ringraziare l’ex vice, ha scritto: “Sono certo continuerà a darci supporto, in particolare per portare avanti la progettazione del Pug, una delle grandi sfide di questa Amministrazione che lo hanno visto protagonista”.
Secondo le indiscrezioni, sarà lo stesso primo cittadino a occuparsi in prima persona di una delega tra le più delicate per gli assetti futuri della Città.
Gli effetti su FdI
La nomina di Bottino è legata anche a un altro se: lascerà o no il seggio in consiglio comunale? L’eventuale dimissione porterebbe al subentro di Santo Russo, che aveva raccolto oltre 900 preferenze nella lista dei meloniani. All’interno di FdI, si sta perorando anche la staffetta tra Sergio Parisi, assessore ai Lavori Pubblici gradito a Trantino, e il coordinatore cittadino Luca Sangiorgio, notaio ed ex consigliere a Palazzo degli elefanti.
Le richieste autonomiste
Scalpita anche la pattuglia autonomista. Le richieste al sindaco sono due. La prima: che a riempire la poltrona che fu di Alessandro Porto, dimissionario dalla giunta perché divenuto deputato regionale, sia un altro autonomista. Già, perché Porto – prima di iscriversi al gruppo di FdI a Sala d’Ercole – era stato candidato ed eletto tra le fila lombardiane. Al suo posto potrebbe arrivare il consigliere comunale Orazio Grasso (che però non ha ancora dato piena disponibilità a una eventuale nomina). Oppure Carmelo Coppolino, medico ortopedico che ha già militato nel senato cittadino.
La seconda richiesta autonomista è quella di procedere alla staffetta ai Servizi Sociali tra Bruno Brucchieri e la consigliera Serena Spoto. Un cambio che risulterebbe perfetto se anche Spoto decidesse di dimettersi dall’aula di Palazzo degli elefanti. Perché – a quel punto – Brucchieri si consolerebbe entrando a far parte del consiglio comunale, in quanto primo dei non eletti.
Il puzzle del consiglio comunale
Insomma, le eventuali nomine in giunta potrebbero determinare effetti a cascata anche nell’aula presieduta da Sebastiano Anastasi. In fondo, l’effetto domino di questi giorni è stato avviato con l’addio a FdI dei consiglieri Andrea Barresi e Paola Parisi, transitati nella Lega. A breve però potrebbe verificarsi altri rimescolamenti nel centrodestra. Secondo i rumors qualificati, i consiglieri autonomisti Angelo Scuderi e Daniela Rotella (già vicini all’ex deputato regionale Giuseppe Castiglione) potrebbero entrare nel gruppo di Forza Italia.

