31 Maggio 2024, 15:50
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CATANIA – “Tanti auguri al nostro egregio sindaco per il suo primo anno da primo cittadino. Le posso assicurare che non sono pochi i cittadini scontenti del suo operato in questo anno”. Inizia così la nota di Giovannella Urso, segretario generale del Movimento Popolare Catanese.
Una nota che in realtà, di auguri, ha davvero ben poco. È anzi un autentico j’accuse nei confronti di Trantino. Accusato di aver danneggiato i commercianti con le chiusure del centro storico “senza confrontarsi né con i residenti né con i commercianti”.
Di aver continuato con le piste ciclabili, che definisce “inutili e pericolose”. “Egregio sindaco, rivalutare il centro storico non era una priorità”, prosegue: “I monumenti, i palazzi, le chiese, le cattedrali appartengono al nostro patrimonio storico-culturale e sono conosciuti in tutto il mondo”.
“Ma abbiamo anche un patrimonio storico-popolare che sono i quartieri storici di Catania – sottolinea -. Io credo che il nostro sindaco non sia molto informato su questo, anche perché né lui né tutti i suoi amici, che appartengono alla “leadership chic” di Catania, hanno interesse ad andare lì. Non sono a conoscenza che lì c’è il vero cuore pulsante della città”.
Secondo la Urso, interi quartieri sarebbero “abbandonati e infestati da topi”. Inoltre “intere aree andrebbero bonificate, dove vivono centinaia di famiglie inascoltate e abbandonate a se stesse”. Per la segretaria, le “piaghe” a Catania sono tante.
E elenca: “Corso Martiri Della Libertà è una di queste, viabilità e parcheggio, rimasta sul tavolo del sindaco ancora oggi dopo i vari appelli dell’ingegnere Mario Spampinato”. Ricorda poi al sindaco di aver rifiutato l’auto blu, ma non “l’aumento del suo stipendio, non tenendo minimamente in considerazione il momento critico economico in cui si trovava il comune”.
“Forse rifiutando sarebbe stato un esempio più credibile per dimostrare ciò che ha scritto. L’amore vero per questa città lo avrebbe dovuto dimostrare occupandosi dei veri problemi della città e facendo valere i diritti della popolazione, soprattutto di quella più debole”.
“Sono consapevole del fatto, egregio sindaco, che lei non ha la bacchetta magica, ma un consiglio voglio darglielo: perda meno tempo a scrivere sui social e si occupi di più delle problematiche che hanno portato la nostra Catania al degrado. Si ricordi – conclude – che per costruire un palazzo non si comincia dai piani alti ma dalle fondamenta”.
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31 Maggio 2024, 15:50