29 Ottobre 2013, 01:13
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PALERMO – Al centro della settima puntata di Squadra Antimafia 5 le collusioni politica, finanza e mafia. E’ la puntata dei dubbi, degli interrogativi irrisolti, dello scontro dei sentimenti. Può un padre essere colluso con la mafia, gestendo i conti fiduciari di un mafioso? E’ l’interrogativo che affligge Francesca Leoni. Suo padre, Guido, è sospettato di essere il tesoriere di Achille Ferro. E ancora: può una sorella fingere onestà e valori, quando invece è al fianco del nemico? Se lo chiede Lara Colombo, di fronte all’intuito di Calcaterra. Può un padre odiare un figlio fino a desiderarne la morte? Don Oreste Ferro non ha dubbi, se il suo onore è leso.
Rosy Abate, invece, rimane chiusa in un mondo suo fatto di dolore e rancore. Domenico Calcaterra riesce ad avere un incontro con lei in carcere. Alla vista di Domenico, Rosy rimane chiusa nel suo silenzio, lo sguardo perso nel vuoto. Ma è proprio quel silenzio tra i due che vale più di mille parole e di mille promesse. E’ Calcaterra a rompere il silenzio: “Fuori è un casino, Rosy. Sono tutti contro tutti. Si ammazzano tra padre e figlio. Non c’è più l’onore”. Poi uno straziante “Mi manchi”, seguito da un “Io ti aspetto”. E con queste parole che Calcaterra promette di rendere giustizia al piccolo Leonardino. Altro interrogativo: quanto Calcaterra è ancora innamorato di Rosy? E quanto ama realmente Lara?
Catania, intanto, è teatro di una guerra di mafia: i malavitosi faranno di tutto per realizzare i loro loschi piani: minacce e corruzione metteranno a soqquadro l’intera Catania che vivrà giorni di passione. La guerra di mafia, infatti, va avanti con spietata violenza. Scoppia una sorta di faida tra Achille Ferro ed il padre Oreste che, liberato dalla prigionia imposta dal figlio, si allea con Dante Mezzanotte. Questi vuole vendicare a tutti i costi Rosy Abate e la morte di Leonardino.
Lara Colombo è diventata capo della squadra. Domenico Calcaterra è ostinato a scovare tutte le prove che possano inchiodare sua sorella Veronica . Domenico è disposto a qualsiasi cosa pur di far emergere la verità, anche a costo di scontrarsi con Lara che crede nell’innocenza della sorella, ma a poco a poco viene insinuata dal dubbio. Il clan Ferro vuole mettere le mani su una gigantesca speculazione edilizia: un villaggio turistico a Baia d’Angelo. Per questo si serve di Veronica Colombo, davvero brava a recitare la parte del politico duro e puro contro la mafia. In realtà è una donna cinica e spietata più di quanto si possa pensare. Tra lei e Achille Ferro si innesca quasi una competizione del male. Durante un incontro, Veronica ammonisce però Achille Ferro sull’inopportunità di fare un guerra di mafia durante una campagna elettorale. Soprattutto contro suo padre.
Guido Leoni viene prelevato da due uomini e scortato in un posto abbandonato. Francesca, sua figlia e poliziotta, li segue, insieme a Domenico Calcaterra. Leoni incontra Achille Ferro. Leoni rifiuta di collaborare ancora. Attimi di tensione e Francesca, temendo per la sorte del padre e mossa dall’emotività, inizia a sparare contro il clan Ferro. I suoi compagni non possono lasciarla sola. C’è uno scontro a fuoco. Achille Ferro perde un suo uomo ed è spazientito. Vuole mandare un segnale forte. Vuol far capire che è lui che comanda. Ordina il sequestro del nipote di Angelo Scuderi, vecchio mafioso vicino al padre. Lo scopo è farsi confessare dove si nasconde Don Oreste. Il giovane Scuderi non tradisce il vecchio Ferro e per questo viene ucciso. Il suo corpo, ritrovato in una piazza di Catania, è un chiaro messaggio di sfida. Don Oreste si serve della vendetta del nipote di Scuderi per capovolgere la situazione e annientare il potere del figlio degenere, ritornando al vertice della ‘commissione’.
Le indagini della Duomo sono a largo spettro: chi si nasconde dietro i Ferro? Quanto Veronica è implicata nell’affare del villaggio turistico? Delle targhe falsificate portano al Decadence, un mix tra discoteca e bisca clandestia proprio alla Baia. E proprio mentre Dante e don Oreste organizzano un agguato, Lara è dentro il locale in incognito. Cannella, un uomo degli Scuderi, è nel locale con un respiratore. E’ quantomeno sospetto, ma riesce ad entrare. In realtà la bombola dell’ossigeno non è altro che una bomba. Calcaterra se ne accorge e decide di entrare nel locale. Sono attimi di tensione. Lara è intenta a sgomberare il locale. Una ragazza rimane bloccata all’interno del Decadence. I secondi nel timer del detonatore passano inesorabili, ma Calcaterra decide comunque di tornare indietro e liberare la ragazza. Riuscirà a salvarsi dallo scoppio? Ne sarà investito? Come reagiranno i Ferro all’agguato? Questo ed altro tra una settimana.
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29 Ottobre 2013, 01:13