12 Aprile 2024, 10:53
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CATANIA – Il direttivo della Camera penale Serafino Famà di Catania esprime solidarietà all’avvocato Giuseppe Lipera. La dichiarazione, in una nota firmata dal presidente, l’avvocato Francesco Antille, è in relazione all’offesa ricevuta dall’avvocato dello Stato. Quest’ultimo ha infatti utilizzato l’espressione “farneticanti elucubrazioni” riferendosi a uno scritto difensivo dell’avvocato Lipera. Parole intollerabili, secondo il legale.
L’avvocato Lipera, per le frasi in questione, ha querelato l’avvocato dello Stato e si è già opposto alla richiesta di archiviazione, formulata dalla Procura. Il procedimento in questione è quello con cui l’avvocato catanese sta lottando perché siano garantiti i diritti a una ventenne catanese, rapita dal padre quando era bambina, trascinata da lui in Tunisia e rientrata in Italia in uno sbarco a Pantelleria.
Giunta in Italia la ragazza, nonostante sia nata e cresciuta qui e nonostante sua madre e i suoi fratelli vivano a Catania, secondo la Questura di Trapani dovrebbe lasciare il Paese. Verrebbe rispedita in Tunisia, in pratica, dal papà che l’ha rapita a 7 anni. L’avvocato si è opposto e l’avvocatura dello Stato, riferendosi alla tesi difensiva, ha parlato, come deto, di “farneticanti elucubrazioni”.
Il procedimento è ancora in corso. E oggi all’avvocato Lipera sono pervenute le attestazioni di solidarietà, importanti, da parte dei suoi colleghi della Camera Penale.
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12 Aprile 2024, 10:53