19 Gennaio 2024, 17:36
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CATANIA – “Il 25% delle reti idriche ha più di 50 anni, il 30% più di 30, perdiamo oltre il 60% di acqua in rete, il sistema di depurazione non è mai partito e rischiamo di perdere 80 milioni di euro dal solo fondo Pnrr. Occorre altro per comprendere che la priorità è fare in fretta a Catania per il gestore unico?” Lo afferma Giuseppe Coco, segretario della Femca Cisl Catania, sulla gestione del servizio idrico integrato catanese.
“Bisogna fare in modo che il gestore idrico dell’acqua venga avviato prima possibile – aggiunge – e sono numerosi appelli arrivati da tutte le parti, in cui tutti sottolineano la necessità di approfittare delle enormi risorse economiche che derivano solo dal fondo del Pnrr: 80 milioni di euro per Catania e che rischiano di non venire mai spesi se non viene affidata al gestore unico.
“Oggi c’è una rete in gran parte vetusta – osserva Coco – un sistema depurativo e fognario carente con la conseguenza del mare inquinato e delle infrastrutture comunitarie che ricadono sulle tasche dei cittadini e hanno un ritorno d’immagine negativa per il turismo. Per il sindacalista “è fondamentale mirare al miglior servizio possibile con la massima efficienza e minori costi, tutelando in primo luogo l’utenza e il bene stesso, cioè l’acqua, messa a dura prova dagli eventi climatici sfavorevoli e da 20 anni di mancati investimenti che avrebbero reso certamente il sistema idrico, depurativo e fognario migliore”.
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19 Gennaio 2024, 17:36