Catania, la morte di Anthony: dieci mesi dopo nessun risultato dall'autopsia

La morte di Anthony: dieci mesi dopo ancora nulla dall’autopsia

"Siamo stanchi e distrutti dal dolore", spiegano a LiveSicilia i familiari del 24enne adranita rinvenuto privo di vita in Germania.

ADRANO. A dicembre dell’anno scorso pareva essere arrivati finalmente alla svolta. In un senso o nell’altro si sarebbe fatta finalmente presto luce sulla inspiegabile e contraddittoria morte di Anthony grazie all’esame autoptico disposto (per competenza) dalla Procura di Roma e messo in atto dai magistrati di piazza Verga a Catania. 
Un passaggio forte che diede l’impressione di certificare le tante, troppe, incongruenze che nascondevano le versioni, i racconti, le ricostruzioni e la scena della suicidio/delitto in quel di Darmstadt dove l’allora 24enne adranita viveva e dove ha lasciato per sempre la sua giovanissima vita.

Eppure, dalla riesumazione della salma dal cimitero di Adrano dello scorso 28 dicembre ad oggi, qualcosa dev’essersi inceppato. A distanza di quasi dieci mesi non è stato ancora depositato il risultato dell’autopsia. Anzi dal consulente di parte sono arrivate tre richieste di proroga che lasciano il caso, e la verità sull’accaduto, fermo al palo.
In ultimo mancherebbe ancora il risultato dell’esame tossicologico: mesi dopo, si è formalmente ancora al punto di partenza.

Un fatto che è un altro fendente al cuore della famiglia Bivona già provata dalla perdita di un congiunto al quale era legatissimo e da un estenuante giro di vite tra la Sicilia e la Germania.
“Saremo costretti a recarci a Roma, in tribunale, e chiedere cosa stia accadendo – raccontano a LiveSicilia i familiari di Anthony -. Da dieci mesi attendiamo uno spiraglio. Una risposta. Un segnale. La nostra famiglia è stanca, distrutta dal dolore. Non auguro a nessuno ciò che stiamo passando: crediamo di avere il diritto di essere ascoltati e ricevere almeno una risposta”.

Una matassa ingarbugliata. Che prova a sbrogliare tra le lungaggini di questi mesi, il legale della famiglia Bivona, Francesco Messina impegnato nel tenere saldo l’inevitabile braccio di ferro tra burocrazia, bizantinismi e la sacrosanta battaglia di civiltà condotta strenuamente dai genitori e dalle sorelle di Anthony.
Una partita inspiegabilmente lunga. Che come ogni ricerca di verità merita di essere condotta sino in fondo.

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