Catania, la truppa di De Luca: "Ragioniamo con tutti ma..." - Live Sicilia

Catania, la truppa di De Luca: “Ragioniamo con tutti ma…”

Sotto il Vulcano si lavora in vista delle amministrative di primavera.
SUD CHIAMA NORD
di
4 min di lettura

CATANIA – La truppa deluchiana di Sud chiama Nord lancia da Catania il guanto di sfida in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. 

I deluchiani scaldano i motori

Dalla città etnea parte la campagna di tesseramento in vista della partita delle amministrative di primavera ma con uno sguardo alle Europee del 2024, anche per questo il Movimento si sta radicando anche fuori dall’isola come ha spiegato il deputato regionale Ludovico Balsamo, attore principale del lavoro per le liste nel catanese (affiancato dal collega Davide Vasta) e soprattutto a Catania città. “Il nostro è un movimento a carattere nazionale, il nostro leader Cateno De Luca sta lavorando a questo progetto”, spiega Balsamo nel corso di una conferenza stampa alla presenza di Danilo Lo Giudice, coordinatore regionale di Sicilia Vera.

La sfida delle amministrative parte da Catania

 Il tour dei capoluoghi di provincia, come è stato messo nero su bianco, non a caso parte da Catania, la città più importante tra quelle chiamate alle urne. L’idea di fondo è quella di lavorare a due liste e individuare un candidato che risponda a due requisiti: competenza e vicinanza alla cittadinanza. Ma nessuno si salva da solo, quindi il tema delle alleanze diventa cruciale. “Stiamo parlando con tutti senza preclusioni, alla fine tireremo le somme”, spiega Lo Giudice.  “Siamo cercati e coccolati da tutti perché siamo stati bravi e il nostro modello amministrativo si è affermato negli anni”, ammette il delfino di Cateno De Luca che non esclude a priori nemmeno che siano proprio i deluchiani a esprimere un loro candidato. “Siamo nelle condizioni di esprimere un candidato sindaco di una possibile coalizione”, dice ma condanna il modus operandi di chi rivendica la primazia sull’espressione del primo cittadino sulla base di prove di forza muscolari (lanciando un chiaro messaggio al centrodestra etneo).

“Parliamo con tutti ma…”

E rincara la dose davanti alla domanda diretta su Fratelli d’Italia. “Come può rivendicare un candidato in continuità con un’esperienza amministrativa che non c’è stata?”, si chiede. Il leitmotiv è “nessuna preclusione”. Nemmeno nei confronti dei partiti che sono in maggioranza alla guida della Regione. Nessuna preclusione. Ma i deluchiani mettono i puntini sulle i. “Rifiutiamo la logica dell’uno vale l’altro purchè sia espressione del nostro partito. In tanti oggi stanno annunciando o rivendicando candidature perché si è presenti in città o per continuità amministrative, discorsi che non stanno né in cielo né in terra”, chiarisce Balsamo. “Tiriamo fuori i nomi e capiamone le potenzialità poi si farà un’analisi compiuta. Fermo restando che il nostro impegno è assolutamente nell’individuazione di un candidato che può essere anche civico attorno al quale costruire una coalizione senza alcun pregiudizio purché il candidato sia credibile”, dice Balsamo.

Enzo Bianco e l’invito a nozze

“Vogliamo interloquire per capire quali sono il progetto e la figura migliore per amministrare Catania – insiste Lo Giudice – Catania ha bisogno di essere amministrata seriamente, faremo la nostra parte: saremo protagonisti e presenti”.  Un’interlocuzione di peso è sul tavolo da tempo. E alla domanda diretta dei cronisti su quello che sembrerebbe un chiaro invito a nozze da parte dell’ex sindaco Enzo Bianco, intenzionato a candidarsi ma alla guida di uno schieramento trasversale che va oltre i recinti tradizionali, Lo Giudice risponde così. “L’ex sindaco Bianco è legittimato, nella sua persona, a valutare l’ipotesi della sua candidatura a sindaco e a lanciare dei messaggi a tutto il panorama politico e quindi anche a noi”, dice. “Abbiamo incontrato anche lui come molti sanno, da parte sua c’è stato anche un invito a fare un ragionamento insieme. Il problema oggi non è capire se va bene Bianco o no. I cittadini catanesi hanno il quadro chiaro avendo lui amministrato questa città. Per noi è fondamentale capire qual è il progetto politico che si mette in piedi”, argomenta. E torna a tambur battente sulla città. “Catania è stata commissariata per vicende personali non politiche con un sindaco che facendo una scelta in un momento particolare mette in ginocchio la città”, dice lanciando una bordata a Pogliese. E anche sull’affaire Portoghese, Lo Giudice dice la sua. “Parliamo di un commissario nominato una prima volta, rinominato una seconda volta, che doveva essere commissariato da due vice  ma quando questa operazione non riesce improvvisamente il commissario non va più bene: questo sì ci lascia perplessi, la città non merita tutto questo”, dice. Insomma, De Luca e company saranno della partita. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI