Da Catania a Londra, la mostra che racconta la devozione di Sant'Agata

Da Catania a Londra, una mostra che racconta la devozione di Sant’Agata

FOTO. L'iniziativa del fotografo catanese Mario Bucolo

CATANIA – Quando nel 2017 il fotografo professionista Mario Bucolo fece recapitare alla Regina Elisabetta una foto di Sant’Agata, quest’ultima rispose ringraziandolo per averle raccontato della connessione tra Sant’Agata e la stessa storia della casa reale. 

Oggi, la narrazione della fede, della devozione e del folklore della santa patrona catanese sbarca a Londra. Sulle sponde del Tamigi una mostra fotografica che sta attirando attenzione e curiosità da mezzo mondo: tutt’altro che solo da Catania. Ad allestirla, proprio Mario Bucolo che in un viaggio fotografico itinerante di cinquantasei foto, accompagna il racconto della terza festa religiosa più partecipata al mondo.

“Era da tanto che pensavo di realizzare una mostra qui a Londra – spiega Bucolo che da Catania si è trasferito nell’oltralpe circa dieci anni fa -. Qui c’è un legame da leggenda tra la corona di Sant’Agata e la corona inglese. Perché la leggenda dice che la corona di Sant’Agata venne regalata da Riccardo cuor di Leone  di ritorno da una delle Crociate: ed effettivamente le date coincidono. Riccardo cuor di Leone visse, infatti, in Sicilia per cinque anni a cavallo del ritorno delle reliquie della Santa da Costantinopoli”.

Da qui, quella missiva scritta alla Regina con tanto di risposta che oggi fa parte della mostra: “Nel 2017 regalai una foto di San’Agata alla Regina Elisabetta II raccontandole questa connessione. E lei mi ha ringraziato rispondendo che non lo sapeva e che era felice di avere conosciuto questa storia. In questa mostra, per l’appunto, c’è anche la lettera che la Regina mi fece recapitare”.

La mostra su Sant’Agata a Londra

Inaugurata alla presenza del Nunzio Apostolico, H.E. Arcivescovo Miguel Maury Buendía, la mostra, inserita nel programma ufficiale della Festa ed allestita assieme all’Istituto Italiano di Cultura di Londra diretto da Francesco Bongarrà, è curata da Mariia Shub, con i testi scritti da Mariella e Carmelo Aurite, Sonia Distefano e Mario Bucolo.

“Fotografo dal 2003 la Festa in segno di devozione. Tra l’altro con grande rispetto per i devoti quando pregano: non metto mai l’obbiettivo davanti, non li disturbo. E quando le pubblico, le metto a loro disposizione. Quelle foto sono le loro. 

E qui a Londra sono impazziti tutti. Ed io neanche me l’aspettavo. Ho portato dieci metri di cordone ed un cero da cinquanta chili. Chi conosceva Sant’Agata si è emozionato: chi non la conosceva si è appassionato in modo incredibile. Abbiamo avuto un devoto che è arrivato qui col saio. Ha ovviamente calamitato l’attenzione di tutti”. Il devoto è Giuseppe Mirabella fondatore della pagina Facebook dei devoti di Sant’Agata che ha raggiunto lo straordinario successo di 2 milioni di letture.

“Una mostra itinerante”

La mostra ha anche un suo sito sul quale ci si può documentare su tutte le iniziative in programma: ed è all’indirizzo www.santagata.art.

“È stato gratificante ricevere anche il saluto del presidente del Senato, Ignazio La Russa, a proposito del mantenimento delle nostre tradizioni all’estero. Ed ora ho in mente un obiettivo: far girare questa mostra nel mondo. Vedremo”.


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