02 Maggio 2021, 10:19
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CATANIA -“Il 26 aprile era la data prevista per il closing, motivi burocratici non hanno permesso di realizzarlo e questo rientra nella normalità. Al tempo stesso ci si aspettava un meccanismo meno anglosassone e più italiano”. A dirlo è Fabio Pagliara, ex esponente della Sigi, parlando dell’attuale situazione societaria del Catania. Il club etneo è da diversi mesi nel limbo e non si riesce a raggiungere un’intesa definitiva per il passaggio della società rossazzurra nelle mani dell’avvocato italoamericano Joe Tacopina: “Al di là di alcuni tatticismi giuridici, della risposta un pò piccata di Sigi e del gesto di riapertura magari accomodante dell’avvocato Ferraù, non vedo una chiusura totale – ha spiegato Pagliara ai microfoni di Sport Sicilia Preview -. Il comunicato di Tacopina è stato duro, ci vorrebbe un’accelerazione da dentro o fuori. C’è da proiettarsi anche nella prossima stagione, facendo i conti con una serie di date relative all’iscrizione. Si avverte la necessità di dare una scossa e ripartire”.
Sulla sua voglia di lavorare per il Catania, Pagliara ha poi spiegato: “Poter lavorare per la squadra di calcio della propria città è un obiettivo, un sogno di qualsiasi manager sportivo. Mi piacerebbe, lo dico in maniera serena senza mettermi sul mercato perchè comunque ho altro da fare, ma credo sia un sogno di tutti poter dare il proprio contributo”.
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02 Maggio 2021, 10:19