Catania piange Elena Fava |Combattente e idealista

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22 Dicembre 2015, 01:34

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CATANIA- Raffinata e idealista, bellissima e colta. Combattente. Elena Fava ha condotto la sua ultima battaglia in silenzio, contro un male diagnosticato pochi mesi fa e alla fine il suo sorriso, la sua grinta, hanno lasciato un segno indelebile tra gli amici, i famigliari e i tanti giovani delle scuole italiane che pendevano dalle sue labbra durante gli incontri organizzati dalla Fondazione Fava per ricordare e conoscere Pippo Fava, il giornalista ucciso dalla mafia nel 1984.

Le sue battaglie civili, la passione per gli ideali, l’onestà come regola di vita, Elena Fava lascia un vuoto incolmabile a Catania, città che amava profondamente, ma che aveva imparato a conoscere e criticare, sino al cuore del sistema che la governa, oggi più che mai.

“Da alcuni mesi – rivela il fratello Claudio, vice presidente della commissione parlamentare Antimafia – soffriva di un tumore. Fino agli ultimi giorni abbiamo sperato di potere vincere. Lei era una grande combattente” I funerali saranno celebrati domani alle 10 nella chiesa di Ognina a Catania. La salma sarà poi tumulata, accanto a quella del padre, nella cappella di famiglia a Palazzolo Acredide, paese del Siracusano del quale era originario ‘Pippo’ Fava

Esortava giovani e anziani a ritrovare l’orgoglio dell’indignazione, tagliente, elegante. I funerali si svolgeranno mercoledì alle 10 nella chiesa di Ognina.

La redazione di Livesicilia si stringe al dolore dei famigliari.

LE REAZIONI.

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L’ANPI con la presidente Santina Sconza. “Catania si stringe al dolore della famiglia Fava per la perdita della dolce e cara Elena. Elena Fava che ricordiamo per la sua dolcezza e per la sua caparbietà a portare avanti la lotta contro la mafia. La ricordiamo sempre presente il 5 gennaio nella via davanti alla lapide di suo padre Pippo Fava ma in tante altre occasioni. Oggi catania perde una delle sue più autorevoli e coraggiose figlie. Addio dolce e cara Elena riposa in pace sarai sempre nei nostri cuori”.

LA CGIL. “La Cgil di Catania si unisce al cordoglio della città per la perdita di Elena Fava, donna straordinaria e di grande sensibilità, da sempre impegnata nella lotta alla mafia e a diffondere, soprattutto tra le giovani generazioni, l’eredità civica e culturale del padre, Giuseppe Fava, ucciso il 5 gennaio 1984. Tutto il sindacato si stringe attorno alla famiglia Fava”.

I familiari del procuratore Pietro Scaglione, primo magistrato ucciso dalla mafia nel 1971, ricordano con stima la dottoressa Elena Fava, instancabile presidente della Fondazione Giuseppe Fava, da sempre impegnata nell’antimafia sociale, nella promozione della legalità democratica e nell’affermazione della verità e della giustizia. Per tanti anni, Elena Fava si è recata nelle scuole per far conoscere la storia del giornalista Pippo Fava e delle altre vittime della mafia e, fino all’ultimo, ha lottato per una società più giusta e solidale. I familiari del procuratore Scaglione sono particolarmente vicini all’onorevole Claudio Fava, vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia.

 

 

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22 Dicembre 2015, 01:34

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