01 Agosto 2013, 11:56
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CATANIA. Ricettari medici ‘razionati’ a Catania per i dottori di famiglia. Lo segnala la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), evidenziando che ”ogni giorno bisogna fare la fila per averne due”, ma che adesso stanno per salire a 10. Il problema, ricostruisce Domenico Grimaldi, segretario provinciale della Fimmg etnea, riguarda soltanto il distretto di Catania ed è legato all’aggiornamento del sistema informatico nazionale, e non è dovuto all’Asp. Il dato certo è che le scorte si stanno esaurendo, ma il problema potrebbe essere in via di risoluzione. ”Abbiamo chiesto – rivela Grimaldi – di utilizzare quelli ‘impolverati’ e inutilizzati dei distretti periferici o degli ospedali e delle università per fare fronte all’emergenza”. Emergenza che permette alla Fimmg di riaprire una vecchia ”ferita”: le prescrizioni nelle strutture pubbliche. ”Tutti gli attori del settore sanitario non utilizzano il ricettario in ‘rosso’ – spiega Grimaldi – ma il medico ha l’obbligo legale a prescrivere su ricettario ‘rosso’. Così approfitta della sua autorità per fare due ore di fila ai pazienti e scarica i costi dell’ospedale sui budget dei medici di base. Chiediamo che assolutamente i medici ospedalieri e universitari – sottolinea il segretario della Fimmg – vengano costretti ad adempiere alla legge: scrivere su ricettari ‘rossi’. L’Asp ha mandato una diffida, ma è un problema che deve risolvere la Regione Siciliana. Abbiamo chiesto un intervento all’assessore alla Sanità Lucia Borsellino – conclude il dottore Grimaldi – si è impegnata a intervenire. Speriamo sia così…”.
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01 Agosto 2013, 11:56