14 Ottobre 2013, 20:00
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CATANIA – E’ stato uno dei protagonisti della “Startup Weekend Catania” per fare da mentor ai giovani innovatori catanesi e dare loro preziosi consigli per il futuro. Il papà del web italiano, Marco Zamperini scomparso la notte scorsa per un infarto, ha lasciato un’impronta forte a Catania. “E’ chiaro a tutti – aveva scritto il “FunkyProfessor” raccontando la propria esperienza catanese nell’articolo “L’emozione di fare startup all’ombra dell’Etna” (questo il link: http://goo.gl/aDAZd) – che oggi è solo un punto di partenza, che le prospettive di lavoro ed occupazione per i giovani di questa città sono cambiate per sempre, siamo stati tutti protagonisti di una rivoluzione costruttiva”.
“Ci siamo conosciuti proprio a Catania – spiega a LiveSicilia il docente si Sociologia dei Media Digitali all’Università di Catania Davide Bennato – e, alla Startup Weekend, abbiamo presentato un pitch insieme: era molto appassionato senza essere ideologico, aveva i piedi per terra e faceva capire ai ragazzi perchè è importante investire tempo ed energie nelle cose che riguardano internet. E’ stato uno dei più grossi esperti di rete in italia, l’unica persona la cui strabordante personalità copriva la sua assoluta competenza: tutte le volte che ci ho parlato è stato illuminante, ho sempre imparato molto da lui. L’ultima volta che ci siamo visti è stata alla BlogFest di Rimini. La sua scomparsa è una grossa perdita per gli analisti del web ma soprattutto è una grossa perdita dal punto di vista umano”.
Proprio durante quell’evento a Catania, nel maggio scorso, Marco Zamperini aveva partecipato alla realizzazione del video virale “Quanti startupper entrano in una PandaRossa?” girato nel cortile del CentroZo alle Ciminiere (questo il link: http://goo.gl/ZjmqQY) che ha coinvolto molti giovani catanesi. “E’ stato lui ad ispirare quel video – ricorda Antonio Perdichizzi, fondatore di StartupCT – e durante la Startup Weekend ha fatto un intervento particolare, che tutti noi ricordiamo. Era creativo, geniale, simpatico. Ha dato un grande contributo alla nostra community. Personalmente mi ha insegnato a vivere tutto questo mondo con grande impegno e grande entusiamo, con la gioia di fare le cose. Questa componente è fondamentale ed io l’ho fatta mia grazie a lui, perchè lui le ha fatte sempre così: rendeva tutto questo un momento di aggregazione e di energia positiva”.
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14 Ottobre 2013, 20:00