28 Ottobre 2012, 18:06
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CATANIA – L’assistente Maggiani ce l’ha sulla coscienza. Quel gol regolarissimo annullato ingiustamente per fuorigioco a Bergessio quando si era ancora sullo 0-0, pesa. Pesa come un macigno non solo sul risultato finale della partita ma anche sulla fedina sportiva della capolista. Gervasoni il gol l’aveva subito convalidato salvo, poi, tornare sui suoi passi dopo la chiamata del suo assistente di linea. Una decisione devastante che ha guastato ed innervosito un match sino a quel momento corretto e piacevole. Ma sulla coscienza Maggioni c’è anche l’altro episodio decisivo della gara. Perché è sempre lui a non alzare la bandierina a Bendtner sul gol del vantaggio bianconero. Inammissibile.
La cronaca.
Primo Tempo. Prima fase della gara con la formazione ospite che tiene in mano il pallino del gioco. E’ una Juventus che pur facendo possesso palla non riesce mai ad impensierire seriamente Andujar che, tuttavia, in un paio di occasioni si fa trovare pronto ed efficace prima su una conclusione di Vidal e poi in uscita su un pallone che stava per capitare sui piedi di Bendtner. Dopo il quarto d’ora, il Catania viene fuori. Le incursioni di Gomez e Marchese mettono in seria difficoltà la retroguardia bianconera. In una di queste un pallone messo in area trova l’incornata di Spolli: è una sfera che lentamente va a stamparsi sul palo. Sulla ribattuta Bergessio è lesto ad infilare Buffon. Il Massimino è in visibilio: tutte le maglie rossoazzurre sono a far capannello e festa addosso all’attaccante argentino. Non fosse, però, che l’assistente Maggiani trova la maniera di restare folgorato sulla via di Damasco chiamando in causa una inesistente posizione di off-side dello stesso Bergessio: fuorigioco parso inesistente già ad occhio nudo prima ancora dello sbugiardamento arrivato a mezzo di telecamera. E’ il 25’. Ma soprattutto è l’episodio che segna irrimediabilmente la partita. Anche sotto il profilo nervoso. La panchina del Catania diventa una polveriera. A farne le spese è il patron Pulvirenti che viene fatto allontanare.
Secondo Tempo. In campo le stesse formazioni dell’avvio. Ma al ritorno dagli spogliatoi la tensione successiva alla rete annullata a Bergessio non si smorza. Del resto, non può essere diversamente. Pronti, via ed al 12’ la formazione campione d’Italia, passa: Vucinic serve Bendtner il quale, in posizione di fuorigioco, scaglia un pallone che Andujar è pronto a respingere. Pallone che termina però sui piedi di Vidal che insacca a porta vuota. Al 21’ la partita virtualmente finisce: doppio giallo per Marchese e Catania termina in dieci. Ma il Massimino non spegne il proprio calore. Si tifa fino alla fine. E alla fine piovono, civilmente, fischi. E’ il minimo.
CATANIA(3-5-2): Andujar; Rolin, Legrottaglie, Spolli; Izco, Lodi, Almiron (st 33’ Biagianti), Barrientos (st 24’ Castro), Marchese; Gomez (st 36’ Morimoto), Bergessio. A disp.: Frison, Messina, Potenza, Alvarez, Salifu, Capuano, Ricchiuti, Morimoto, Doukara. All: Maran.
JUVENTUS(3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (st 43’ Caceres), Vidal, Pirlo, Pogba (st 46’ Padoin), Asamoah; Vucinic (st 33’ Giovinco), Bendtner. A disp.: Storari, Rubinho, De Ceglie, Isla, Marrone, Giaccherini, Pepe, Quagliarella, Matri. All: Alessio.
ARBITRO: Gervasoni di Mantova.
MARCATORE: st 12’ Vidal
Espulso: Marchese (doppio giallo). Ammoniti: Rolin, Asamoah, Spolli, Marchese, Barrientos, Legrottaglie, Vidal, Padoin. Angoli: 3-5.
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28 Ottobre 2012, 18:06