Catania, sequestro di novellame | lungo il litorale etneo

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09 Aprile 2013, 10:17

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CATANIA. Ancora un sequestro di novellame di sarda è stato operato dai militari della Guardia Costiera nel catanese. L’attività, coordinata dall’ 11° Centro Controllo Area Pesca (C.C.A.P.) della Direzione Marittima della Sicilia Orientale, è stata portata a termine dai militari delle Capitanerie di Porto di Catania ed Augusta. Circa 200 chilogrammi di novellame di sarda, infatti, sono stati sequestrati nel porto etneo a due imbarcazioni della marineria di Augusta. I rispettivi comandanti delle unità da pesca sono stati deferiti alla competente Autorità giudiziaria, mentre il prodotto ittico – allo stadio giovanile – dopo il sequestro è stato sottoposto ai controlli di commestibilità da parte dei Medici veterinari dell’ A.S.L. e successivamente donato ad Istituti di beneficenza ed Associazioni caritatevoli, operanti nel territorio etneo.

Com’è noto, ai sensi della vigente normativa nazionale e comunitaria, la cattura, detenzione e commercializzazione di novellame è vietata o soggetta a speciali autorizzazioni. Personale della Capitaneria di Porto di Pozzallo, invece, ha sequestrato una rete da pesca della lunghezza di oltre settecento metri, posizionata in zona non consentita ed estremamente pericolosa per la sicurezza della navigazione. Per tale tipologia di attività, finalizzata alla protezione delle specie ittiche ed alla tutela della salute dei consumatori, il personale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera opera su precise direttive del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

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Nelle ultime ore, infine, personale del “Nucleo Operativo Difesa Mare” della Capitaneria di Porto di Catania, impegnato nei consueti controlli lungo il litorale etneo, ha anche accertato l’accensione di fuochi sulla spiaggia della Plaja. Per tale motivo, trattandosi di fattispecie espessamente vietata dalle norme che regolano l’uso del pubblico demanio marittimo, a sei titolari di stabilimenti balneari è stata elevata una sanzione amministrativa da 1.032 euro. L’attività di controllo da parte del personale della Guardia Costiera continuerà anche nei prossimi giorni, sia a terra che in mare, con l’ausilio delle Unità navali.

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09 Aprile 2013, 10:17

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