Catania, Siap: "Cittadella Polizia, una visione fantasiosa" - Live Sicilia

Catania, Siap: “Cittadella Polizia, una visione fantasiosa”

La nota del Sindacato degli appartenenti alla Polizia: "Impedimento allo sviluppo di sicurezza sul territorio"
IL PROGETTO
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CATANIA – “Una visione fantasiosa sulla carta e nulla più”: in questo modo la segreteria provinciale del Siap, Sindacato italiano appartenenti Polizia, definisce in un comunicato la costruzione della cittadella della Polizia a Librino. “Una costruzione che non vedrà la luce e continuerà ad essere un impedimento allo sviluppo della sicurezza del territorio”.

La nota

“Come ormai tutti sanno grazie alle inchieste giornalistiche – si legge nel comunicato firmato dal segretario generale provinciale del Siap Tommaso Vendemmia – il terreno di proprietà del Comune di Catania e poi venduto nel 2006 al Demanio dello Stato non è idoneo alla costruzione della struttura a causa del sottosuolo ancora disseminato di amianto e altri rifiuti (mai rimossi) e dalla presenza di condutture che servono la città. Eppure ancora si insiste su questa opera e si lascia la Polizia di Stato ospite di 9 strutture fatiscenti, pericolose e non capienti, come ad esempio la caserma Cardile (carcere vecchio) o la stessa Questura di via Manzoni e altre ancora.

“Eppure i finanziamenti si dice che si sono e sono tanti, anche se non si comprende l’ammontare e chi li detiene. La domanda che si dovrebbe porre è: ma quanto pagano i cittadini in termini di sicurezza?”

“La decennale e gravissima situazione logistica ha sovraffollato gli uffici della Polizia Giudiziaria – Squadra Mobile, Digos Anticrimine e ha frammentato l’ufficio Prevenzione Generale – Volante – ospitato in due edifici distanti, ma soprattutto spende giornalmente 70 uomini e donne impiegati nelle vigilanze di queste strutture, l’equivalente di 30 equipaggi che potrebbero controllare il territorio e rendere più sicura la città. Nessun rinforzo di personale potrà essere destinato nel territorio proprio per il poco spazio logistico. È triste che in questa città le istituzioni locali, i partiti e gli stessi sindacati confederali, non si sono mai occupati di questo disagio vissuto dai poliziotti e dai cittadini, ma assistiamo sempre a richieste di rinforzi e di più sicurezza, richieste vuote di contenuti e di programmazioni”.


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