Catania, arriva De Fusco: come cambierà il Teatro Stabile - Live Sicilia

Catania, arriva De Fusco: come cambierà il Teatro Stabile

Intervista al rappresentante Cisl per i teatri Antonio D'Amico: "Con De Fusco punteggi più alti per il Fondo Unico Spettacolo"
L'APPROFONDIMENTO
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CATANIA – Luca De Fusco, ex direttore dello stabile di Napoli, è il nuovo direttore artistico dello Stabile di Catania. Il nuovo cda dell’istituzione teatrale etnea ha votato all’unanimità la nomina di De Fusco lo scorso 10 dicembre.

Regista, laureato al DAMS di Bologna in Discipline dello Spettacolo, curatore artistico di spettacoli lirici e di prosa, creatore del Festival delle Ville Vesuviane, direttore artistico del teatro Stabile Carlo Goldoni a Venezia, diventa presidente dei Teatri Stabili italiani e nel 2011 arriva alla direzione del teatro Stabile di Napoli che diventa Teatro Nazionale nel 2015.

Antonio D’Amico è il rappresentante sindacale ai teatri siciliani della Cisl:
“Una nomina, crediamo, che punta al conseguimento di una maggiore quota nell’assegnazione del FUS nazionale (Fondo Unico per lo Spettacolo) che fino a oggi ha visto lo Stabile attestarsi a una valutazione di 1, 1,5 e dove il massimo punteggio è 5 – dice D’Amico – un punteggio valutativo, il nostro, piuttosto basso”.

Luca De Fusco sostituisce Laura Sicignano alla direzione artistica dello Stabile etneo.

“La direzione artistica allo Stabile della Sicignano, ricordiamolo, parte da diversi presupposti – continua D’Amico – arriva acquisendo un teatro che in quel momento aveva 12 milioni di euro a debito e tiene l’istituzione teatro nel momento più difficile per tutti i lavoratori dello spettacolo – continua D’Amico – due anni di stop a causa del Covid-19 non sono pochi, ma la Sicignano ha tenuto e fatto spettacoli negli inframezzi temporali tra lockdown e no che lo consentivano. Un impegno, un lavoro, di non poco conto che, come se non bastasse, coincide con il dissesto del Comune etneo”.

La nomina di De Fusco dovrebbe portare lo Stabile ad ottenere un FUS attestato fino a 1,2 milioni di euro annui che, per un teatro come quello etneo che paga a tutt’oggi cinquecentomila euro all’anno per rientrare dal debito iniziale di 12 milioni di euro, non è poco.

“La firma, sulla nuova stagione, del nuovo direttore farà ottenere allo Stabile un punteggio per il FUS molto alto – continua D’Amico – non dico il massimo, ma lì vicino”.

Il teatro Stabile ha un debito di 12 milioni di euro da pagare in 10 anni. Un’ancora di salvezza che arrivò grazie al “Salva Teatro” con l’Assessore al Turismo e Spettacolo Anthony Barbagallo e il commissario Giorgio Pace che grazie a una convenzione stipulata con diversi istituti bancari riuscì a dilazionare il debito.

“Il teatro Stabile, adesso, gode di una triennalità delle sovvenzioni regionali regolare – continua D’Amico – dalla Amministrazione Comunale, purtroppo causa dissesto, non si ha quasi nulla. Ricordiamo che a Palermo il teatro riceve, dal Comune, circa un milione di euro a Catania circa centomila euro. Una situazione non facile. Che si aggrava con la mancanza di personale tecnico e amministrativo”.

Una serie di problematiche non indifferenti per lo Stabile etneo. De Fusco succede alla direzione artistica di Laura Sicignano che ha trascinato con se anche grandi polemiche.

“La cosa che personalmente ho riferito al direttore Sicignano è stata quella di non aver cercato un dialogo con la città, con la terra Sicilia – continua D’Amico – sarebbe bastato capire le tradizioni attoriali di questo territorio.
Resta, comunque, fermo il dato di fatto di avere fatto lavorare tanti attori siciliani in un momento storico, quello legato alla pandemia da Covid-19, molto difficile. La Sicignano non ha mai fatto perdere, ai lavoratori, un centesimo facendo lavorare anche la forza attoriale contrattualizzata in streaming – continua D’Amico – e durante il periodo di stop di tutte le attività teatrali solo lo Stabile etneo lavorava e faceva lavorare. Una possibilità in più alla Sicignano forse bisognava concederla”.

Lo Stabile paga, forse, anche il crollo degli abbonamenti che rispetto agli altri teatri etnei sono molto meno. Adesso si attende il cartellone della nuova stagione firmata da Luca De Fusco.


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