24 Agosto 2012, 13:21
2 min di lettura
I dipendenti dell’Amt, la partecipata del Comune che gestisce i bus urbani, dovrebbero incassare lo stipendio di luglio in questi giorni, cioè con un mese di ritardo. Per gli emolumenti di agosto, invece, non c’è certezza. “La Regione -dice a Livesicilia l’assessore al bilancio Roberto Bonaccorsi- si è bloccata e deve darci, soltanto per il 2011, circa 20milioni di euro. Da soli, con le nostre forze, non ce la possiamo fare”. Il rischio concreto è che a settembre il trasporto pubblico si blocchi mettendo in ginocchio la città al rientro dalle ferie. Peggio ancora potrebbe essere quando riapriranno le scuole, a metà settembre visto che i bus arancioni, che arrancano tra i quartieri periferici e il centro, rappresentano l’unico mezzo di locomozione per decine di migliaia di abitanti”.
Sullo sfondo c’è la situazione delle finanze comunali e Bonaccorsi non ha mai fatto mistero dell’esistenza di una “criticità di cassa in parte superata”: “Ridurre il debito che abbiamo trovato di 1 miliardo di euro nel giro di pochi anni era un’operazione che solo Henry Potter poteva fare e noi l’abbiamo fatto”. “C’è la certezza -aggiunge Bonaccorsi- del risanamento delle casse comunali, non solo per il presente ma anche e soprattutto per il futuro, visto che con l’aumento dell’addizionale Irpef la prossima amministrazione potrà beneficiare di una sostanziale iniezione di liquidità e questo è un elemento di grande responsabilità nei confronti della città”.
L’assessore sottolinea che sono state ridotte le aliquote relative agli affitti a canone concordato e che il Comune “ha messo le mani nelle tasche di quei pantaloni che mai avevano pagato tributi”. “Quest’anno -sottolinea soddisfatto Bonaccorsi- abbiamo recapitato 240 mila avvisi di accertamento a cittadini morosi e ho trovato una sponda eccezionale nel sindaco, che è un ottimo amministratore, lo ha dimostrato ogni giorno con la sua azione”.
Ma non è tutto rose e fiori: i revisori dei conti -come ha svelato Livesicilia- hanno bocciato il bilancio 2011. Bonaccorsi è prudente: “Non sono voluto entrare nel merito invadendo la competenza dei revisori ma condivido la nota del ragioniere generale che contesta il metodo di analisi dell’organo di revisione. Sono certo dell’esistenza dei residui messi a bilancio: è un dato oggettivo”.
I problemi di cassa, secondo l’assessore al Bilancio, “sono risalenti nel tempo”. “Ho fatto uno studio approfondito dei bilanci comunali degli ultimi 20 anni, compresi quelli dell’era di Enzo Bianco che ha lasciato ai catanesi da pagare buona parte dei 550milioni di mutui accesi per coprire spese correnti”. Sarebbe questa, secondo Bonaccorsi, l’origine della mancanza di liquidità delle casse comunali, l’assessore ne è convinto e illustra cifre e dettagli: “I mutui ci costano 40 milioni di euro ogni anno, senza di loro avremmo potuto ridurre le aliquote Imu di tre punti”. “Le criticità -insiste Bonaccorsi- sono di cassa, una cosa è accertare l’entrata, un’altra è andarla a riscuotere e questo Comune, nel 2002, incassava 243milioni di euro di trasferimenti nazionali e regionali, nove anni dopo, nel 2011, il Comune ha incassato soltanto 125milioni di euro”.
Quindi in che situazione si trova adesso Catania? “Sicuramente meglio di come l’abbiamo trovata -conclude Bonaccorsi- senza troppi proclami abbiamo realizzato un vero risanamento”.
Pubblicato il
24 Agosto 2012, 13:21