16 Maggio 2012, 18:50
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Un’ordinanza contro i lavavetri fa scoppiare una polemica tutta interna al comune di Catania. Il caso, riportato da “La Sicilia”, si concentra attorno al provvedimento, firmato dal sindaco, Raffaele Stancanelli, che non permette loro di lavorare per le strade pubbliche. E a controllare l’effettivo rispetto del divieto saranno i vigili urbani, che si concentreranno maggiormente nei pressi di semafori ed incroci.
Per l’assessore alla Polizia municipale Massimo Pesce la presenza dei lavavetri ai semafori è “un fenomeno sempre più diffuso” e costituisce “un problema di sicurezza per la viabilità”: “Sono state sempre più numerose – ha detto l’assessore – le rimostranze per episodi di minacce e anche aggressioni e liti che abbiamo ricevuto dai cittadini”.
Ma all’interno dell’amministrazione etnea c’è chi non condivide la scelta di questo provvedimento. “Auguro all’assessore Pesce i migliori risultati rispetto a quelli ottenuti contro gli ambulanti, e constatato come ci sia poca consapevolezza del fatto che in altre città la stessa ordinanza ha sortito scarsi effetti” è la replica dell’assessore ai Servizi Sociali Carlo Pennisi. “Capisco l’esigenza di rispondere alle preoccupazioni della città, tuttavia non credo che serva un’ordinanza per prevedere più vigili ai semafori, e ritengo anche che il sindaco sia stato costretto a ricorrere a questo provvedimento perché non gli era stata prospettata altra soluzione”. E ancora: “Quando l’abusivismo commerciale non riguarda gli extracomunitari – accusa Pennisi – non facciamo nulla, laddove invece le forze dell’ordine avrebbero tutte le possibilità di individuare e sanzionare i responsabili”.
Ma l’assessore Pesce si fa garante del “buonsenso” dei vigili urbani: “L’ordinanza – precisa – non riguarda solo gli extracomunitari ma chiunque intralci la viabilità agli incroci”.
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16 Maggio 2012, 18:50