11 Aprile 2015, 20:00
3 min di lettura
CATANIA – Il derby di Sicilia si tinge di rossoazzurro. Il Catania travolge il Trapani con un rotondo 4-1, figlio di un andamento della gara al limite della schizofrenia sportiva. Dopo una prima frazione ben giocata dagli ospiti, nella ripresa sono i padroni di casa a prendere il sopravvento, mettendo a nudo tutti i limiti della squadra di Cosmi. Per il tecnico perugino il “Massimino” si conferma un campo avaro di soddisfazioni, per Marcolin arriva la terza affermazione consecutiva che consente agli etnei di intravedere la luce.
PRIMO TEMPO L’inizio è di marca granata: prima Falco su punizione costringe Gillet alla presa bassa, poi all’8′ giunge l’episodio che spezza l’equilibrio: Ciaramitaro prova ad andarsene sulla destra, Rinaudo lo ferma con un tocco di braccio in area. Per Gavillucci è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Terlizzi che spiazza Gillet, Trapani in vantaggio e settore ospiti in visibilio. Al 15′ i primi segni di risveglio di marca etnea: Castro salta Pagliarulo e calcia verso la porta, il pallone termina fuori di poco. Ma non basta, Marcolin comincia a mostrare un certo nervosismo e manda a scaldare alcuni componenti della panchina. I suoi provano a rimettere in sesto il match, ma Del Prete prima manda a lato su sponda di Calaiò, dopodiché sfiora il montante alla sinistra di Gomis con una gran botta. Il Trapani, con una condotta di gara sorniona, agisce di rimessa e al 33′ sfiora il raddoppio con Malele, il cui tocco va a spegnersi a lato di non molto. Poi è Barillà a esaltare i riflessi di Gillet con una sventola dai venti metri. In chiusura di frazione torna a farsi vivo il Catania: prima Maniero impegna Gomis, poi è Calaiò a vedersi fermare il colpo di testa dal portiere di scuola Toro.
SECONDO TEMPO La ripresa che non ti aspetti: il Trapani non rientra in campo e il Catania si trasforma. Pronti, via e arriva subito il pari di Schiavi su perfetto calcio di punizione di Rosina; trascorre una manciata di minuti e i rossoazzurri la ribaltano dopo un batti e ribatti in area. Esulta Maniero, il tocco decisivo è di Terlizzi. Non ci sono soste, la squadra di Marcolin gioca con il sangue agli occhi mentre l’undici di Cosmi non riesce a trovare le contromisure a un avversario improvvisamente divenuto irresistibile. Al quarto d’ora la situazione si complica ulteriormente per gli ospiti: Ciaramitaro entra duro su Rosina e rimedia il secondo giallo. Come all’andata, per il centrocampista palermitano la gara termina anzitempo. Due minuti più tardi il Catania chiude i conti: Castro se ne va sulla sinistra, brucia Pagliarulo e fredda Gomis aprendo il compasso di destro. Il “Massimino” è una bolgia, il Trapani rischia il colpo del ko più volte ma Gomis tiene in piedi i granata. Il finale racconta poco, se non la festa dei rossoazzurri completata dalla doppietta di Schiavi che fissa il punteggio sul 4-1. Missione compiuta per i ragazzi di Marcolin, ora fuori dalla zona pericolo. I granata, invece, rischiano di essere risucchiati nel pericoloso vortice della posizioni a rischio: i play out distano appena due punti.
TABELLINO
CATANIA-TRAPANI 4-1 (9′ rig. Terlizzi, 49′ Schiavi, 52′ aut. Terlizzi, 62′ Castro, 91′ Schiavi)
CATANIA: Gillet, Schiavi, Ceccarelli, Del Prete, Mazzotta, Castro, Rinaudo, Sciaudone (77′ Escalante), Maniero, Calaiò (77′ Chrapek), Rosina. A disposizione: Terracciano, Capuano, Agustin, Belmonte, Jankovic, Rossetti, Coppola. All. Dario Marcolin.
TRAPANI: Gomis, Perticone (84′ Lo Bue), Pagliarulo, Terlizzi, Daì, Scozzarella, Ciaramitaro, Barillà (64′ Aramu), Falco, Abate (46′ Basso), Malele. A disposizione: Marcone, Martinelli, Zampa, Feola, Costa, Lombardi. All. Serse Cosmi.
ARBITRO: Claudio Gavillucci di Latina (Carbone-Lo Cicero)
NOTE – Ammoniti: Mazzotta (C), Ciaramitaro (T), Malele (T), Chrapek (C) – Espulso: Ciaramitaro (T) al 60′ per somma di ammonizioni
Pubblicato il
11 Aprile 2015, 20:00