Tumori donne, convegno a Catania su etica e approccio medico - Live Sicilia

Tumori donne, convegno a Catania su etica e approccio medico

Arcivescovo Renna: 'Guarire se possibile ma curare sempre'
MEDICINA
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Catania – Il paziente oncologico visto come persona e non come numero e’ stato al centro a Catania del convegno ‘Io Donna. Tumori femminili: dalla prevenzione alla cura’, allestito dalla sezione etnea della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Catania in occasione del centenario della fondazione dell’associazione. Intense le sessioni scientifiche proposte dalla tre giorni, che hanno approfondito diverse tematiche: la prevenzione, lo screening, la diagnosi precoce, la cura, la psicoterapia in oncologia, le differenze di genere, l’etica. Trait d’union dei diversi momenti del convegno l’etica e l’approccio medico nei confronti del malato.

In questa direzione particolarmente atteso l’intervento di saluto dell’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna, che ha lasciato un messaggio importante ai medici: “Guarire se possibile, ma curare sempre”. Dello stesso tono la tavola rotonda dal titolo ‘Cure palliative in oncologia e la salvaguardia della dignita’ umana’. Relatori sono stati don Antonino Sapuppo (bioeticista), Sara Longo (ordinario di Diritto romano), Cristoforo Pomara (ordinario di Medicina legale), Raffermo Poma (Presidente regionale Amci), che hanno coniugato aspetti etici, medici e legali.

Approfondito il delicato tema del fine vita e dell’approccio medico, nel quale giocano un ruolo determinante le cure palliative che subentrano nel momento in cui la malattia entra nella fase terminale e che riescono a dare dignita’ al malato, migliorando la sua qualita’ di vita e quella della sua famiglia, un tema ripreso anche nella sessione ‘Ruolo della psicoterapia in oncologia” in cui sono stati illustrati alcuni progetti di prevenzione terziaria avviati dalla Lilt di Catania in supporto dei pazienti avviati nel percorso di uscita dalla malattia.

“Il raggiungimento dell’obiettivo di prevenzione dal cancro – afferma Scalisi – e’ un traguardo estremamente ambizioso che necessita una sinergia importante non solo fra le varie discipline mediche ma anche fra onlus che perseguono il raggiungimento di identici traguardi. Questo convegno e’ stato in questo senso molto inclusivo e sono certa che rappresentera’ per tutti una base collaborativa che rendera’ piu’ efficace il rapporto fra medico e paziente a vantaggio di chi necessita di questo supporto”. 


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