Catania verso il voto, la Cisl fa delle richieste - Live Sicilia

Catania verso il voto, la Cisl gioca d’anticipo

Il segretario generale Maurizio Attanasio ha le idee chiare sulle priorità della città
AMMINISTRATIVE 2023
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Catania – «Catania è a una svolta: si ritrovi la capacità del buon governo della città e si “edifichi” Crescita e Responsabilità, altrimenti stavolta sarà tutta la città, e con essa i suoi cittadini, ad andare in “default”. Intendiamo rivolgerci ai candidati sindaco e a quanti si vorranno scommettere per il futuro della città. A loro chiediamo di portare avanti un programma politico, non solo elettorale, che sia una vera “Agenda Sociale di Sviluppo e Coesione” frutto del dialogo con la città, con le sue realtà civiche e le sue parti sociali, pensando al bene comune e non a percorsi personali o a giochi di potere. Al perseguimento di tale obiettivo la Cisl è disponibile a confrontarsi, come ha sempre fatto, senza barriere ideologiche o steccati di appartenenza partitica, consegnando sin da ora analisi e proposte».

È un messaggio “a bocce ferme” quello che la segreteria provinciale della Cisl di Catania lancia alla politica locale, dopo le dimissioni del sindaco Salvo Pogliese e con l’avvio della campagna elettorale, per voce del segretario generale Maurizio Attanasio, con a fianco i segretari territoriali Lucrezia Quadronchi e Rosario Portale.

«La campagna elettorale per ridare a Catania una nuova guida – afferma Attanasio – si annuncia lunga e, per certi versi, avviluppata alle prossime scadenze nazionale e regionale e ai relativi risultati del voto. Proprio in questi giorni sono iniziate le solite tattiche pre-elettorali, come se nulla fosse accaduto e come se stessimo vivendo un momento normale della città. Invece, stiamo tutti camminando su un crinale molto erto e la città rischia di scivolare verso il baratro se non saranno affrontate tutte le questioni che l’hanno travolta, ferita e umiliata. La realtà è sotto gli occhi di tutti. Gli sforzi della giunta rimasta in carica, per di più falcidiata anche dagli abbandoni per la candidatura all’Ars, non sono riusciti a impedire una deriva che va ben oltre le varie classifiche sulla qualità della vita pubblicate da siti o testate giornalistiche. Lo confermano dati oggettivi: i rifiuti, l’inciviltà, le periferie sofferenti, la mancanza di case, la criminalità piccola e grande»».

«A chi vorrà impegnarsi concretamente per amministrare la città – ribadisce il segretario – la Cisl chiede coerenza, fermezza e coraggio. L’agenda che proponiamo guarda ai reali interessi della città: sia in termini di lavoro e sviluppo, sia in termini di politiche sociali, decoro urbano e sicurezza; sia nella gestione della struttura tecno-amministrativa e delle società partecipate del Comune. Temi che si sommano agli investimenti del PNRR, alle opere del Patto per Catania, importanti per superare una crisi economica ormai decennale, o al sistema sociale ormai del tutto inadeguato ai reali bisogni della città in cui si allargano le fasce dei più bisognosi, delle famiglie, dei disoccupati, degli anziani, dei giovani, di chi un lavoro ce l’ha ma fatica a reggere il peso delle crisi infinite.

Per Attanasio «Catania è diventata una città vulnerabile». «Una pesante e seria condizione, su cui grava anche il peso del dissesto delle casse comunali – sottolinea – smarrita tra i mille arrangiamenti di governo locale, sofferente della mancanza di decoro urbano e pulizia, di una diffusa “confusione” nell’utilizzo degli spazi pubblici, così come dell’assenza di regolamenti sugli interventi di protezione sociale e sull’affidamento dei servizi alla persona connessi, manca persino la rete sociale territoriale per la programmazione e la verifica delle azioni poste in essere. Il totale abbandono dei quartieri divenuti ormai “non luoghi” trasformati a meri spazi della provvisorietà e dell’emarginazione sociale. E ancora, l’assenza di una concreta politica di lotta all’evasione dei tributi. Infine, ma non per ultimo, il mancato controllo analogo sulle partecipate, con il concreto rischio di scaricare sui cittadini ulteriori aumenti».

«Ecco perché – conclude il numero uno della Cisl etnea – Catania ha bisogno di una guida autorevole, coraggiosa, certa, affidabile ed esperta, così come il più nobile significato della responsabilità politica chiama a fare. Un sindaco che non guardi la città da Palazzo degli Elefanti ma che scenda in strada, vada nei quartieri e nelle periferie, dove maggiore è il disagio e più lontana è percepita l’istituzione e il rispetto della cosa pubblica, non solo per raccattare voti ma per sentire i problemi della gente e cercare soluzioni per risolverli, senza clientelismi e senza “tifoserie” ma con mirate e programmate politiche amministrative. Questa non sarà la classica campagna elettorale, ma rappresenterà la storia futura della città e noi siamo pronti a contribuire a scriverla a fianco di coloro che guardano al bene comune».


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